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    “MA PERCHÉ TI LAMENTI? NON SEI CONTENTA CHE NON VADO A CERCARE ALTRE DONNE?” - SI GIUSTIFICAVA COSÌ L’UOMO CHE IN PROVINCIA DI PISA OBBLIGAVA LA MOGLIE A SUBIRE RAPPORTI SESSUALI: ORA È ATTESO A GIUDIZIO E HA CHIESTO DI PATTEGGIARE - LA DONNA È RIUSCITA A LIBERARSI DAL SUO CALVARIO QUANDO HA DECISO DI RACCONTARE TUTTO ALLA GINECOLOGA: ANCHE LE FIGLIE STAVANO DALLA PARTE DELLA MADRE E AVREBBERO PURE REGISTRATO LE LITI TRA I GENITORI PROVOCATE PROPRIO DALL’APPROCCIO DEL PAPÀ...


     
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    Pietro Barghigiani per https://iltirreno.gelocal.it/

     

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    Dopo l’allontanamento dalla casa familiare è arrivato il giudizio immediato. Subito a processo senza l’udienza preliminare. Prove evidenti sulle accuse mosse dalla moglie in procinto di diventare ex. Un calvario durato anni con l’obbligo di fare sesso quando e come voleva il marito che non sceglierà il dibattimento in aula. Ha chiesto di patteggiare una pena che dovrà trovare il consenso di Procura e gup.

     

    È una storia di violenze avvenute tra le mura domestiche in una famiglia che mai era finita nei radar dei servizi sociali. Anzi, lui è un piccolo impresario edile della Valdera. All’esterno un quadretto familiare all’apparenza senza disagi. La realtà era un’altra, celata dalla donna per anni con una sopportazione che alla fine si è esaurita. Succede quando la moglie si sfoga con la ginecologa di fiducia.

     

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    È l’inizio di un percorso che porta il dramma della donna prima al commissariato e poi alla Procura con un passaggio indispensabile al pronto soccorso. Il magistrato Egidio Celano aveva chiesto e ottenuto dal gip l’allontanamento dell’uomo dalla casa familiare. E ora con il giudizio immediato vuole processa l’imprenditore accusato di esercitare sulla madre dei suoi figli una sopraffazione sessuale.

     

    Secondo l’accusa sarebbero iniziati da almeno tre anni gli assalti dell’uomo nel considerare la moglie alla stregua di un oggetto di piacere.

     

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    «Ma perché ti lamenti? Non sei contenta che non vado a cercare altre donne?» avrebbe risposto il marito alle proteste della donna. L’ipotesi di reato è violenza sessuale per aver preteso rapporti senza il consenso. Lui non si curava dei no della moglie.

     

    Una situazione di disagio avvertita in casa anche dalle figlie. Loro sono dalla parte della mamma e in alcune occasioni avrebbero pure registrato le liti tra i genitori provocate proprio dall’approccio del papà.

     

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    Dopo l’ultimo incontro non richiesto e subìto, la donna sente dolori ovunque. Si decide a mettere a conoscenza del suo calvario una persona che può capirla.

     

    Non solo come donna, ma anche come medico. È la ginecologa che dopo la visita le consiglia, quasi le ordina per il suo bene, di presentarsi al pronto soccorso. Varca la soglia del pronto soccorso e da lì inizia a raccontare il suo inferno. C’è una causa di separazione in mezzo e non è detto che la donna si costituisca parte civile. Tagliare i ponti con il futuro ex marito e riprendersi la sua vita ora sono le uniche priorità.

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