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    ''A QUELLA FESTA C'ERANO PUBBLICI UFFICIALI'' - L'AVVOCATO DELLA VITTIMA DI GENOVESE: ''È A PEZZI, PIANGE SEMPRE, IL SUO AUDIO È STATO MANIPOLATO PRIMA CHE ANDASSE IN ONDA A 'NON È L'ARENA'. QUERELERÀ VITTORIO FELTRI PER L'ARTICOLO CHE LE HA DEDICATO E CHE L'HA SCONVOLTA. VOLEVA ESSERE ASSUNTA DA GENOVESE? È UNA MODELLA PROFESSIONISTA, LAVORA PER L'AGENZIA DI FRANCO BATTAGLIA, L'AGENZIA DI GENOVESE INVECE È FARLOCCA - LA LUCARELLI MI CRITICA? NON SO CHI SIA, SOLO CHE GIUDICA UN PROGRAMMA DANZANTE''


     
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    Luca Fazzo per “il Giornale

     

    Come sta, la vittima di Alberto Genovese?

    «Sta malissimo, piange in continuazione, di notte vede forme che non esistono, ha crisi di panico», racconta il suo avvocato Saverio Macrì. E a devastare la diciottenne stuprata per una notte intera dall' imprenditore rampante di facile.it non sono solo i ricordi terribili e nebbiosi delle ore del sequestro. É quanto sta accadendo ora. Gli attacchi sui social, gli articoli, le trasmissioni tv. «L' obiettivo è sempre quello - dice Macrì - fare il processo pubblico alla vittima anziché al carnefice».

     

    Adesso, la ragazza ha deciso di passare alle denunce.

    «Querelerà Vittorio Feltri, per l' articolo che le ha dedicato e che l' ha sconvolta. E sporgerà una querela contro ignoti contro chi ha manipolato il suo messaggio audio andato in onda sul La7. É stato tagliato e artefatto, ci sono frasi che nell' audio non c' erano, e tutto per screditare la sua immagine. Quell' audio è stato modificato per far sembrare che lei avesse una qualche familiarità con Genovese. Invece lei non ha mai avuto il suo numero, non si è scambiata un like, non lo seguiva sui social».

    AUDIO DELLA RAGAZZA VIOLENTATA DA ALBERTO GENOVESE INVIATO A DANIELE LEALI AUDIO DELLA RAGAZZA VIOLENTATA DA ALBERTO GENOVESE INVIATO A DANIELE LEALI

     

    Ma come è possibile che l' audio sia stato modificato?

    «Non ci sono dubbi, porteremo alla polizia il file originale e quello andato in onda. Vede, in questo momento la ragazza è a pezzi, ma intorno a lei regna l' omertà. Continuo a cercare di parlare con persone che possano aiutare a capire cosa è accaduto, come si sia potuto arrivare a tanto. Invece a un certo punto si tirano tutti indietro. E intanto passa la versione di una ragazza incauta, o peggio interessata».

     

    Qualcuno ha scritto persino che voleva farsi assumere nella agenzia di Genovese.

    «É pazzesco. Lei è una modella professionista da passerella, è alta uno e ottanta, lavora per l' agenzia di Franco Battaglia che è uno dei nomi più importanti di Milano, mentre quella di Genovese è una agenzia farlocca di pseudo-hostess e di ragazze immagine. La verità è che lei è andata alla festa in modo assolutamente tranquillo, senza immaginare niente, perché a quelle feste non c' erano solo i vip di cui sono circolati ampiamente i nomi in questi giorni. C' erano anche pubblici ufficiali».

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    Pubblici ufficiali? Possibile?

    «Possibile. Parlo di notai, notai di altissimo livello, di uno dei più importanti studi notarili d' Italia. Un notaio è il simbolo del rispetto della legge. Come non considerarlo una garanzia, incontrandolo ad un evento?».

     

    Le telecamere piazzate nella dark room di Genovese hanno ritratto immagini orribili. Come si esce da un trauma così?

    «In questo momento la ragazza è in uno stato di prostrazione psichica impressionante, in uno stato di choc permanente. Per questo abbiamo deciso di avviarla a un percorso con degli specialisti di psichiatria forense, per accompagnarla verso il recupero».

     

    Intanto lei è stato preso di mira da Selvaggia Lucarelli, dice lei desta «qualche perplessità», perché è «giovanissimo», «figlio di un dentista» e ha «un passato da calciatore».

    genovese genovese

    «Io non ho ben presente chi sia Selvaggia Lucarelli, mi hanno detto essere il giudice di uno spettacolo danzante... Io faccio solo l' avvocato e non mi occupo di giornalismo, ma non credo che quello che ho letto sia giornalismo. Comunque in America negli anni Novanta eleggevano un presidente di 47 anni, mentre ancora oggi in Italia fa notizia se un trentaduenne ha un incarico professionale importante. É la solita arretratezza culturale del nostro paese che scivola nel bigottismo e nel provincialismo, checché ne dicano questi personaggi che si atteggiano a progressisti».

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