molestie lavoro
(ANSA) - Aveva trovato lavoro come colf attraverso un annuncio internet. E quando il datore, un 74enne di Ravenna, aveva iniziato a molestarla sessualmente, lei aveva provato a farlo desistere per non perdere il posto: ma alla fine, constatando che era tutto inutile, si era decisa a denunciarlo ai carabinieri portando con sé anche alcune avance registrate con il cellulare. È quanto la lavoratrice, una 30enne di origine straniera, ha ripetuto ieri mattina nel processo che vede il 74enne ravennate imputato per violenza sessuale continuata.
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L'annuncio - come riportato dal Resto del Carlino -, la 30enne lo aveva letto a fine dicembre 2022. Dopo un colloquio con il 74enne, era stata assunta dal 7 gennaio 2023 come addetta alle pulizie nella parte esterna dell'abitazione dell'uomo. A suo dire, le molestie, prima verbali e poi fisiche, si erano manifestate da subito. "Gli dicevo che non era giusto - ha ricordato la lavoratrice in aula - che ero lì per lavorare. Lui ci guardava molto bene prima di agire, se c'erano voci desisteva".
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Dalle registrazioni telefoniche fatte sentire in aula, si sente la ragazza dire: "Non è che sto qui per farmi toccare, sono una lavoratrice, è sbagliatissimo toccarmi". La giovane ha aggiunto in aula che "data l'età, speravo che capisse che era sbagliato, che si fermasse: così conservavo il posto di lavoro" ma poi "capii che il mio tentativo era vano".