1 - PER LA PRIMA VOLTA UN BUSTO DEDICATO A CRAXI IN UNA PIAZZA ITALIANA: SUCCEDE A RIETI
Per la prima volta in Italia Bettino Craxi sarà ricordato con un busto in una piazza. Succede a Rieti, dove domani sarà inaugurata la scultura, sotto la quale si leggerà: “Allo Statista Bettino Craxi. A ricordo della ‘notte di Sigonella’ quando, con fermezza di carattere e tempestività di decisioni, dimostrò spiccato senso patriottico. E ricordò al mondo intero che si può essere alleati di qualcuno senza diventarne sudditi”.
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Il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, ha spiegato così la sua scelta: “Nel 2001, quando già guidavo l’amministrazione, ho intitolato una piazza a Craxi, ora completo l’opera”.
Un’iniziativa che non sarà immune alle polemiche. “Non mi importa - precisa Cicchetti – Vent’anni fa non ce ne furono, soprattutto perché tutti quelli di sinistra speravano di catturare i voti dei socialisti”.
Alla cerimonia è prevista la partecipazione della presidente della Commissione Esteri del Senato, Stefania Craxi, e dei rappresentanti dell’associazione Amici de Il garofano rosso.
STEFANIA BETTINO CRAXI
Entusiasmo per l’iniziativa è stato espresso proprio dal segretario di questa associazione, Roberto Giuliano: “La scelta di individuare per l’inaugurazione, il 2 Giugno, Festa della Repubblica, è un riconoscimento postumo all’uomo, al socialista, allo statista che è stato perseguitato ingiustamente dalla magistratura politicizzata, da forze politiche complici sedicenti democratiche e dal combinato disposto dei media con i poteri finanziari nazionali per svendere le aziende pubbliche”.
Il segretario dell’associazione Amici de Il garofano rosso aggiunge: “Ancora ad oggi siamo in attesa di una commissione d’inchiesta parlamentare che faccia luce su quel periodo buio della nostra storia che è stata chiamata eufemisticamente Mani Pulite, ed ancora oggi paghiamo gli effetti tossici di quella stagione che ha impoverito il Paese”.
Anche Stefania Craxi, la figlia di Bettino, ha espresso gratitudine per la proposta. “È un riconoscimento opportuno, per cui sono grata al sindaco di Rieti e a tutti i cittadini”, ha detto la presidente della Commissione Esteri del Senato.
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“La storia dirà chi è stato Craxi ed è bello che lo riconoscano le comunità. Rimango in attesa che lo faccia anche Milano”, ha aggiunto.
“Sono iniziative di carattere locale” e anche “se positive”, “ci vuole ben altro”, ha commentato l’ex ministro e vicesegretario del Psi, Rino Formica.
“Non conosco la ragione che ha spinto l’amministrazione di Rieti. Tutto è positivo se non viene distrutta la memoria, però si tratta di un problema nazionale, con grandi risvolti internazionali. Tutto ciò che è successo non è liquidabile con l’iniziativa di un comune, ci vuole ben altro”, conclude Formica.
Il commento all’iniziativa è arrivato anche da Bobo Craxi, il figlio di Bettino. “Negli anni si intensificano i segnali di una certa presa d’atto che si tratta di una storia che non può essere cancellata”, ha detto.
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“Lì c’è già una piazza dedicata a Craxi. Ma questo è un atto di maturità, non di sfida alla vulgata come poteva apparire 20 anni fa. È un riconoscimento”, aggiunge Bobo.
“Io non so se faranno un busto a Goria o a Dini, non credo però”, ha aggiunto. Domani Bobo parteciperà alla cerimonia di inaugurazione del busto assieme alla sorella Stefania: “Erano anni che non facevamo una cosa assieme”, conclude.
“Ne sono lieto – commenta poi l’ex ministro socialista ed ex vicesegretario del Psi, Claudio Martelli - mi sembra un omaggio a uno dei momenti di maggiore chiarezza e fermezza della politica estera italiana da parte del leader che più di ogni altro l’ha rinnovata, mostrando a un tempo piena solidarietà atlantica, ma anche una coscienza di ciò che significa uno Stato sovrano che si era un po’ offuscata in quel periodo e anche dopo per la verità”.
BOBO E BETTINO CRAXI
Martelli, poi, non crede che ci sia una sensibilità diversa tra amministrazioni di centrodestra o centrosinistra in merito a questi riconoscimenti: “Credo che dipenda dalle varie città d'Italia. Però mi preoccupano di più quelle che sono addormentate, rispetto a quelle in cui come a Milano almeno se ne è discusso. Comunque c’è ancora molto lavoro da fare”.
2 – UNA STATUA DEDICATA A CRAXI "STATISTA, ESULE E MARTIRE"
da www.repubblica.it - articolo del 23 marzo 2003
Bettino Craxi a grandezza naturale, in marmo bianco di Carrara, nella tenuta abituale dell'ultimo periodo della sua vita, sahariana e mocassini. Nella mano destra una copia dell'Avanti!, nella sinistra un garofano. E' in tenuta da esule, spiega chi ha voluto la statua dell'ex leader socialista morto il 19 gennaio 2000 che è stata inaugurata oggi. Avviene ad Aulla, in Lunigiana, per volere soprattutto del sindaco Lucio Barani, fedelissimo di Craxi e dopo una votazione in consiglio comunale che ha visto 14 voti a favore, un astenuto e tre contrari.
Statua di Bettino Craxi ad Aulla
A Craxi Barani aveva conferito nel 1999 la cittadinanza onoraria di Aulla, andandogliela a consegnare ad Hammamet. Proprio ispirandosi a Craxi ritratto nella foto scattata in quell'occasione, è stata realizzata l'opera. Sempre a Craxi Barani aveva poi intitolato l'anno scorso parte di piazza Gramsci: e in quel settore della piazza che porta il nome dell'ex leader socialista è stata collocata la statua, a fianco del Palazzo comunale intitolato a Sandro Pertini.
Alto un metro e 88 centimetri, il monumento è montato su un basamento in cui è stata scolpita la stessa frase scritta sulla tomba di Craxi ad Hammamet: "La mia libertà equivale alla mia vita". Il marmo con cui è stata realizzata è stato donato dal proprietario della cava dove si riforniva, è stato ricordato, anche Michelangelo. Il sindaco Barani avrebbe voluto assicurare il monumento per 50 mila euro ma, ha spiegato lui stesso, non ha trovato una compagnia disponibile. Probabilmente si teme che la statua possa essere soggetta ad atti di vandalismo.
Quello che oggi si è svolto ad Aulla, non è stata solo l'inaugurazione - con tanto di tricolore e inno nazionale - della prima statua dedicata all'ex presidente del Consiglio che fuggì dall'Italia quando scoppiò Tangentopoli. Ma anche una vera e prpria commemorazione: sono stati tanti i socialisti accorsi nel paese della Lunigiana per ricordare la figura di Craxi.
Bobo Craxi davanti alla statua del padre Bettino ad Aulla
C'erano il figlio Bobo e la sorella Rosilde con il marito Paolo Pillitteri, Gianni De Michelis, Gianni Baget Bozzo, il sottosegretario alle comunicazioni Massimo Baldini, gli onorevoli Mauro Del Bue e Vincenzo Miliotto. Ma anche centinaia di militanti di ogni età venuti da tutta Italia per ricordare, dicono, il Craxi "statista", il "martire", il "politico che stava dalla parte dei lavoratori", "l'uomo della sinistra", "colui che non era suddito degli Stati Uniti", il "patriota il cui corpo è ad Hammamet ma la sua mente è qui".
Per tutti una copia dell'Avanti! stampata per l'occasione, garofani rossi, e, a tre euro l'una, cartoline di Craxi con Barani, sul retro francobollo annullato con timbro che riporta l'effigie di Bettino.
giulio andreotti e bettino craxi
L'eccentrico sindaco di Aulla ha tra l'altro annunciato altro iniziative spettacolari come quella di qualche anno fa, quando mise un cartello all'entrata del paese con la scritta "comune depietrizzato". L'amministrazione, ha detto Barani, ha votato per intitolare una strada "22 novembre 1994", giorno in cui Berlusconi capo del governo ricevette l'avviso di garanzia e un'altra all'"11 settembre 2001", insieme alla costruzione di due torri civili in memoria delle Twin Towers: quelle date, spiega, ricordano due "attentati", uno che provocò migliaia di vittime, l'altro un "attacco allo Stato".
la deposizione di bettino craxi davanti ad antonio di pietro giuliano amato bettino craxi bettino craxi gianni agnelli bettino craxi e luca josi