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    PRIMA IL COVID ORA LA MONNEZZA, ROMA E' SENZA PACE - I CASSONETTI SONO GIA' STRACOLMI E DAL 30 GIUGNO L'EMILIA ROMAGNA SMETTERA' DI SMALTIRE 200 TONNELLATE AL GIORNO IN ARRIVO DALLA CAPITALE - LA REGIONE DIFFIDA VIRGINIA RAGGI: ENTRO 60 GIORNI DEVE PRESENTARE IL PIANO PER I NUOVI IMPIANTI DI TRATTAMENTO, PENA IL COMMISSARIAMENTO...


     
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    Maria Egizia Fiaschetti per il "Corriere della Sera"

     

    ROMA IMMONDIZIA ROMA IMMONDIZIA

    A luglio Roma rischia una nuova emergenza rifiuti, mentre con il graduale ritorno alla normalità i sacchi della spazzatura ricominciano ad ammassarsi davanti ai cassonetti stracolmi.

     

    Dopo la chiusura del Tmb Salario, l'impianto di trattamento meccanico-biologico distrutto da un incendio nel 2018, e il ritardo nell'adozione di un piano per la chiusura del ciclo, finora si è optato per il trasporto e lo smaltimento fuori dal Comune in virtù di accordi onerosi che fanno lievitare i costi del servizio.

     

    ROMA CAOS IMMONDIZIA 1 ROMA CAOS IMMONDIZIA 1

    La strategia, però, non è più attuabile vuoi per l'indisponibilità di altri territori ad accogliere l'immondizia dei romani, vuoi per il duro scontro tra il Campidoglio e la Regione. Tra un mese, il 30 giugno, l'Emilia-Romagna smetterà di ricevere 200 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati trattati a Malagrotta, nonostante la tariffa di 177 euro a tonnellata, quasi il doppio di quanto costerebbe nel Lazio.

     

    Se l'amministrazione di Virginia Raggi non troverà sbocchi alternativi, a risentirne sarà tutta la filiera: l'effetto più visibile, e disturbante, saranno i cumuli di immondizia a terra. Entro un mese il Comune conta di acquistare un Tmb già in funzione (a breve verrà pubblicata la manifestazione d'interesse): i privati che operano nel settore, oltre a soddisfare i requisiti tecnici, dovranno proporsi ritenendo l'offerta appetibile.

     

    virginia raggi foto di bacco virginia raggi foto di bacco

    Nel frattempo Ama, la municipalizzata dei rifiuti, sta per comprare un terreno per la realizzazione di un altro tritovagliatore, operazione che richiede tempi più lunghi. Ma il nodo più controverso, motivo di scontro con la Regione, è la discarica di servizio che Roma dovrebbe individuare all'interno dei propri confini: tema sensibile per l'anima ecologista del Movimento Cinque Stelle, ancor più in campagna elettorale.

     

    nicola zingaretti presidente regione lazio foto di bacco nicola zingaretti presidente regione lazio foto di bacco

    Dopo la bocciatura al Tar dell'ordinanza-ultimatum del governatore Nicola Zingaretti, la Regione ha rilanciato con una diffida: se entro 60 giorni il Comune non presenterà il piano impiantistico, scatteranno i poteri sostitutivi ovvero il commissariamento. Da Palazzo Senatorio, però, fanno muro e chiedono l'intervento del prefetto.

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