Marco De Risi per “il Messaggero”
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Un incubo iniziato sulla chat di una sconosciuta. Sequestrato, picchiato a sangue e rapinato anche della fede nuziale. L'appuntamento per fare sesso si è trasformato in una trappola diabolica per un marito romano di 49 anni in cerca di emozioni forti. Ma decisamente diverse da quelle che ha, poi, effettivamente trovato. L'uomo è stato invitato in un appartamento del Prenestino da una donna agganciata poche ore prima su una chat di Instagram.
L'OCCASIONE
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L'occasione sembrava ghiotta e imperdibile: la bella donna con parole e immagini accattivanti gli aveva lasciato credere di essere disponibile per un incontro hot. E lui non se l'è fatto ripetere due volte. Annotato l'indirizzo, è salito in auto e si è diretto verso il luogo stabilito, presentandosi rapidamente davanti all'abitazione. Ma ad aprirgli la porta, invece della persona con cui pensava di scambiare messaggi, si è trovato di fronte un uomo e solo dopo una donna, diversa da quella immaginata.
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La coppia lo ha minacciato e sequestrato con un coltello, malmenato e rapinato, forte del fatto che, per la vergogna o per paura che la scappatella fosse scoperta dalla moglie non avrebbe denunciato. Invece, approfittando di un momento di distrazione dell'uomo - mentre la donna era uscita per fare shopping in un vicino centro commerciale con la sua carta di credito - il 49enne è riuscito ad afferrare il telefonino e a comporre il numero unico per le emergenze 112 rappresentando di essere stato ferito con un coltello da cucina, rapinato e sequestrato.
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LA REAZIONE
L'aggressione è avvenuta nella tarda mattinata del 25 maggio in un appartamento di via della Riserva Nuova. Oltre alla fede nuziale in oro e la card, la coppia di banditi ha strappato al 49enne le chiavi dell'auto con cui era arrivato all'appuntamento, portandogli via inoltre circa quattrocento euro in contanti. Pensavano di farla franca e chissà se e quante volte in passato abbiano interpretato lo stesso copione a danno di vittime che poi hanno preferito non denunciare.
Dopo la telefonata di Sos, sul posto, sono arrivate le volanti e le pattuglie del VI distretto Casilino di polizia. Arrivati nell'appartamento ad aprire la porta ai poliziotti, dopo aver fatto finta di non essere in casa, è stato l'uomo, un 39enne originario delle Mautirius, visibilmente alterato e che stringeva ancora in mano il coltellaccio. Lo straniero ha reagito agli agenti che hanno faticato non poco per riuscire prima a disarmarlo e poi a bloccarlo. Da qui le ricerche della complice trovata da un'altra pattuglia mentre rientrava in casa dopo aver fatto shopping.
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IN OSPEDALE
Terrorizzato il 49enne ha riconosciuto la donna ed è stato poi trasportato dall'ambulanza del 118 all'ospedale Vannini dove i sanitari lo hanno medicato con una prognosi di 30 giorni dovuta ad un trauma al polso destro, una ferita lacero contusa all'osso occipitale ed all'arto inferiore destro, un trauma al ginocchio, contusioni e lesioni varie. Accompagnati negli uffici del distretto Casilino di polizia, gli aguzzini, il 39enne e una 35enne romana, sono stati arrestati per sequestro di persona e rapina. Il fermo è stato convalidato dal giudici e i due assegnati ai domiciliari. Non potranno più ricevere ospiti...