Matteo Cruccu per "www.corriere.it"
johnny rotten
Dall’iconoclastia anarcoide antisistema al supporto per Donald Trump ( e pure per la Brexit): molti arricceranno il naso ( e non solo), venendo a conoscenza degli ultimi endorsement di John Lydon alias Johnny Rotten, il bastonatore dell’ancien regime di Britannia ai tempi dei Sex Pistols.
E poi più raffinato (ma non troppo) interprete della new wave con i P.i.l. Ebbene, in una lunga intervista al Guardian ha espresso dunque i suoi nuovi convincimenti, lui che aveva appoggiato Obama e Hillary Clinton: «Sostengo Trump per le sue scelte economiche di fronte a Biden. Che considero un incapace» afferma perentorio il 64enne rosso (di capelli) cantante che ora risiede a Venice, Los Angeles e quindi voterà alle prossime elezioni americane.
donald trump e il regeneron
Nell’abitazione dove assiste la moglie Nora, malata di Alzheimer, vicenda che Johnny ha reso pubblica a più riprese.
«I reali? Uccellini in una gabbia dorata»
Dall’altra parte dell’Oceano non manca di commentare anche le cose di casa sua (e qualcuno in patria, questa distanza privilegiata, gliel’ha rinfacciata): «La Brexit? La classe operaia si è espressa a favore, non si faranno dettare la linea da gente sconosciuta del Continente».
johnny rotten e nora forster 5
E pure sui reali, ai tempi del punk messi alla berlina, Johnny ha da parecchio cambiato idea. Dopo aver dichiarato che Kate e William rappresentavano il vero amore, ora dice: «Provo compassione per loro, uccellini intrappolati in gabbie. Dorate certo, ma gabbie» mentre Meghan Markle è «terrificante, pessima attrice». Che usa il razzismo a sproposito: «Approfitta di una causa, togliendo spazio a persone più genuine che hanno bisogno di aiuto».
E il suo endorsement a Trump nasce anche dal fatto che non ha condiviso le accuse proprio di razzismo al presidente: «Mi hanno dato addosso per le stesse cose, perciò mi colpisce quando accade agli altri». Convertito sulla via di Damasco al neoconservatorismo dunque il fu anarchico John Lydon?
johnny rotten prima dopo
Non c’è da crederci troppo, potrebbe cambiare idea di nuovo, come gli è già successo in passato. Del resto, lui stesso afferma, di nuovo perentoriamente: «Mai rimanere attaccati alla stessa opinione per sempre».
johnny rotten 3 elisabetta ii, meghan, harry, william e kate kate middleton e meghan markle joe biden johnny rotten 2 SID VICIOUS JOHNNY ROTTEN johnny rotten johnny rotten donald trump al balcone johnny rotten JOHNNY ROTTEN JOHNNY ROTTEN E SID VICIOUS sid vicious sul palco con johnny rotten