IL MEME DI SALLUSTI VERSIONE KILLER
Alessandro Sallusti per “Libero quotidiano”
Natalia Aspesi, femminista firma de La Repubblica, esperta di questioni di cuore e di sesso oltre che icona del femminismo radical chic ieri è giunta a una conclusione storica: donne d'Italia non fidatevi, Giorgia Meloni è un uomo. Questa davvero ci mancava: per essere donna oggi bisogna passare il test Aspesi, che non misura il quoziente intellettivo bensì il livello di testosterone del soggetto sotto esame.
natalia aspesi 2
Secondo la Aspesi il problema di Giorgia non è che è un po' fascista come sostiene il suo giornale, no quello è un dettaglio. È che ragiona e si comporta come un uomo e quindi le donne, di destra e di sinistra che siano, non devono cadere nella trappola delle tette e dei lineamenti: non va votata, è una nemica come lo è chi è dotato di pisello. Siamo alla piena riabilitazione della canzone più ostracizzata proprio dalle donne di sinistra, quella «Voglio una donna con la gonna» incisa trent' anni fa da Roberto Vecchioni e caduta poi nel dimenticatoio - l'autore stesso ha raccontato di Libero vergognarseneperché ritenuta politicamente scorretta. La ricordate?
il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 4
«Prendila te la signorina Rambo / Che s' innamori di te 'sta specie di canguro / Che fa la corsa all'oro veloce come il lampo, tenera come un muro, padrona del futuro / Prendila te quella che fa il "leasing" / Quella che va al "briefing" perché lei è del ramo / E viene via dal meeting stronza come un uomo, sola come un uomo».
Già, sono passati trent' anni e il femminismo non ha ancora deciso se la donna è, come diceva Vecchioni nella stessa canzone, quella che serve per «pulire il culo ai figli» o viceversa quella che può e deve guidare un paese, ammesso e non concesso che non si possano fare entrambe le cose contemporaneamente. È che la Aspesi non vuole ammettere che il potere non ha sesso, è quella cosa lì indipendentemente se chi lo esercita porti o meno la gonna.
natalia aspesi
Giorgia Meloni è sicuramente donna e madre, su questo non si può discutere, è il potere che lei esercita ed eserciterà in futuro a essere, per dirla alla Vecchioni, "stronzo" e quindi cara Aspesi esci dalle tue contorsioni genetiche e arrenditi all'idea che non siete superiori a noi ometti né più pure né più etiche, se volete il potere, e se ne siete capaci, prendetelo e noi potremmo finalmente cantare "stronza come una donna", con licenza poetica "stronza come la Aspesi".