Estratto dell’articolo di Velia Alvich per il “Corriere della Sera”
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Via libera ai robotaxi fra le strade di San Francisco. Una decisione che si può considerare storica nel mondo delle auto a guida autonoma. Dopo il dibattito acceso e le proteste che hanno animato la città californiana, giovedì scorso è arrivato il semaforo verde della California Public Utilities Commission (Cpuc): Waymo e Cruise, le due compagnie che operano nelle vie del centro il servizio con vettura senza guidatore, potranno offrire i propri servizi a pagamento su tutto il territorio urbano e a ogni ora.
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La decisione è arrivata alla fine di un’udienza durata più di sei ore con tre voti a favore su quattro. Assente la quinta commissaria, Karen Douglas, di cui non si conosce il motivo dell’assenza o come si sarebbe espressa sulla questione. Ma il suo voto non sarebbe stato sufficiente per ribaltare la decisione.
Cambiano quindi le condizioni in cui operano le due aziende. Waymo, progetto nato in seno a Google, poteva operare in qualsiasi momento del giorno ma il costo della corsa si applicava solo se era presente al volante un «safety driver», cioè un addetto dell’azienda che poteva intervenire in caso di emergenza, anche se la guida rimaneva comunque automatizzata.
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Cruise, invece, finanziata dalla General Motors, poteva farsi pagare solo le guide in notturna. Da ora, però, la situazione cambia. E si aprono nuovi scenari anche per il resto degli Usa, dopo che San Francisco ha creato un precedente. Le regole per circolare Un parere positivo da parte del Cpuc, che però mette le mani avanti: le due compagnie dovranno risolvere i problemi causati dalle loro auto (che negli ultimi mesi hanno bloccato strade, causato traffico anomalo e in alcune occasioni impedito il transito di mezzi d’emergenza).
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Altrimenti, potrebbe essere limitato il numero di veicoli in circolazione oppure, in caso di incidenti, potrebbe persino essere ritirato il permesso accordato alle compagnie. Le due aziende che producono le auto a guida automatica, ovviamente, esultano. «Un momento fondamentale per il settore» ha commentato Kyle Vogt, ceo di Cruise. […]
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Fra le motivazioni portate contro la commercializzazione del servizio dei robotaxi, ci sono anche preoccupazioni sull’impatto nel mondo del lavoro nel settore dei trasporti ma anche il timore che si aumentino il numero dei veicoli in strada invece di incentivare soluzioni di micromobilità.
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