Estratto dell’articolo di Lorenzo Vendemiale per ilfattoquotidiano.it
Fabio Caiazzo
Ci sono voluti quasi sei mesi. Di rinvii, trattative, veti incrociati, nomi bruciati che hanno in tenuto in sospeso lo sport italiano. Adesso, finalmente, il ministro Andrea Abodi pare aver trovato la quadra: la governance di Sport e salute, la partecipata governativa che gestisce quasi 300 milioni di contributi pubblici ogni anno, è finalmente pronta. Il nuovo presidente sarà Marco Mezzaroma, vicinissimo alla famiglia Meloni ed in particolare alla sorella della premier Arianna. Come amministratore delegato invece promosso l’attuale direttore generale Diego Nepi Molineris, che ha gestito la società negli ultimi anni.
(…) Disinnescato anche il problema “quote rosa” (la legge prevede che almeno due membri su tre siano donne): verranno garantite da Maria Spena, deputata uscente di Forza Italia, non eletta alle ultime politiche e ora ricollocata dalla ministra dell’Università, Anna Maria Bernini; dalla Salute invece arriva Rita di Quinzio, capo della segreteria del ministro Schillaci, anche lei vicina alla famiglia Meloni. Insomma, nomine nemmeno politiche, proprio familistiche.
Claudio Barbaro
In Cda non poteva mancare l’“impresentabile” di turno: nominato dal ministro Valditara per l’Istruzione c’è spazio anche per Fabio Caiazzo, dirigente sportivo che ha a carico una radiazione da parte dell’Asi (l’ente di promozione storicamente legato a Fratelli d’Italia e presieduto dal sottosegretario Claudio Barbaro). Una nomina che ammicca agli ambienti laziali della Lega di Matteo Salvini, ma avrà fatto storcere il naso a un’altra parte della maggioranza: come riportato da Dagospia, proprio nei scorsi giorni l’Asi di Barbaro si lamentava per i suoi incarichi in Libertas, ente legato alla Lega; per tutta risposta, il partito lo ha piazzato pure nella partecipata governativa.
MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI
(…) In pratica, le nuove nomine dovranno ancora passare dalle forche caudine delle commissioni per completare l’iter parlamentare, chissà se subito o in autunno vista l’imminente pausa estiva. Salvo improbabili colpi di scena, il governo comunque ha scelto: niente continuità. Quella sarà garantita da Diego Nepi, già direttore generale, ora anche ad, a cui è affidato il futuro della società, insieme al nuovo presidente Mezzaroma e un’intesa tutta da collaudare.
marco mezzaroma
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