APPENDINO CONTRO SOSTA SELVAGGIA - VIDEO
Federico Callegaro per la Stampa
BATMAN TORINO
Ai politici fa sempre piacere ricevere l' endorsement dei personaggi dello spettacolo. Figurarsi di un mito dell' immaginario collettivo come Batman, arrivato ad aiutare la sindaca di Torino Chiara Appendino nella sua lotta contro la sosta selvaggia: «il Cavaliere oscuro», sebbene sotto forma di adesivi, ha infatti iniziato la sua lotta parallela contro la maleducazione al volante, comparendo sui finestrini degli automobilisti indisciplinati.
Legare questo metodo di «guerriglia» cittadina, che punisce la malasosta con azioni spontanee, alla volontà della giunta comunale di schierare più uomini della polizia municipale per le strade, non è, però, del tutto corretto. La lotta a colpi di adesivi appiccicati alle auto non è recente e non è neanche nata in Italia.
Partita dalla Francia, infatti, ha trovato nel nostro Paese i più tenaci sostenitori nelle comunità di ciclisti urbani. A Torino Il faccione di Batman che ti fissa serio, con accanto una scritta: «L' auto è tua, la strada no».
APPENDINO 11
E' il monito che sempre più automobilisti si sono trovati affissi sui finestrini della macchina, dopo che l' avevano lasciata in sosta vietata. «Mi ha fatto innervosire il fatto che una volta nella mia vita ho messo la macchina un po' a caso e mi sono ritrovato un adesivo fastidioso sul vetro - si sfoga Luca, una delle "vittime" dell' uomo pipistrello sabaudo, su un gruppo Facebook di residenti di zona Vanchiglia a Torino -.
Lascia un brutto alone e sono stato costretto a scollarlo». «Non mi ha fatto piacere, ma meglio che trovarsi la macchina rigata - aggiunge Antonio, colpito durante una sosta in doppia fila in zona Pozzo Strada, altro quartiere della città -. In fondo era colpa mia e un adesivo è anche meglio di una multa salata».
BATMAN ROBIN
Ma chi si nasconde dietro questa protesta combattuta nell' ombra a colpa di colla e personaggi dei fumetti? Difficile dirlo perché il metodo si basa sullo spontaneismo. Chiunque può trovare in rete la grafica dell' adesivo e investirsi della missione di vigilare sul traffico cittadino.
Quello che però è possibile fare, invece, è capire chi abbia lanciato in Italia l' esperimento.
TORINO
I ciclisti urbani Se in Francia la modalità di protesta è nota, a testimoniarlo ci sono le decine di adesivi in francese acquistabili su Amazon, in Italia i primi ad adottare questa strategia invasiva di sensibilizzazione sono stati il collettivo «Lambs or Lions» di Milano. In questo caso, però, Batman non era ancora simbolo della protesta. Lo è diventato grazie agli utenti del forum per ciclisti «Fixedforum». Tra le sue pagine si rintraccia la genesi dello stick.
«Li uso a Firenze e li regalo quando faccio le trasferte - spiega un utente -. Li appiccico sul parabrezza, di solito, e scappo.
Quindi non ho tempo di fare foto». «Ci eravamo appassionati con lo scegliere una grafica e un motto», gli fa eco Federigo, altro utente. «Mi domando che destino abbiano avuto gli adesivi che creammo e stampammo», conclude uno degli ideatori. Beh, sono tornati: a Torino.
APPENDINO