Gabriel Sims-Fewer the anarchist
Estratto dell'articolo di Matteo Legnani per “Libero quotidiano”
Nell’epoca in cui si discute della dubbia sostenibilità del diritto alla casa e di quello a emigrare, anche il diritto al caffè non sembra un’ipotesi percorribile. Lo ha sperimentato sulla sua pelle un locale di Toronto, in Canada. Il suo proprietario, Gabriel Sims-Fewer, lo aveva aperto a marzo 2022 chiamandolo The Anarchist con l'intento di «sfidare la pura misantropia del Capitalismo», si legge sul suo sito web.
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Come? Offrendo il caffè americano, […] a un prezzo libero: «Paga quel che puoi», ossia anche niente […] L'anarchico di Toronto offriva gratuitamente e liberamente a chiunque l'uso dei bagni del locale e dello spazio antistante. E pensava di riequilibrare i conti facendo pagare a prezzo di mercato altre consumazioni […] oltre che vendendo libri sinistroidi, t-shirt, spille e altre cose da radical.
Il locale anticapitalista, però, è andato a gambe all’aria in poco più di un anno […]: il prossimo 30 maggio, The Anarchist chiuderà i battenti per «mancanza di ricchezza generazionale» e perché l’insufficiente capitale iniziale «non ci ha permesso di superare l’inverno», scrive Gabriel Sims-Fewer ai suoi (presunti) numerosi fans.
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Tradotto dall’anarchichese: tutti gli bevevano il caffè a sbafo, soprattutto in inverno quando a Toronto si gela e s’è trovato senza il becco di un quattrino. Ma, anziché prendersela con gli scrocconi che lo hanno mandato in malora, l’anarchico canadese chiude il suo messaggio d’addio sul sito web del locale come diversamente non ci si poteva spettare: ossia, mandando aff... «i ricchi, la polizia, lo Stato e quel campo di morte coloniale che chiamiamo Canada». Apocalittico.
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