degrado a venezia
Un quarantenne di Spinea (Venezia) ha ricevuto una multa di 3.300 euro per aver fatto pipì nei giardini di piazzale Roma, la porta d’accesso alla città. L’uomo è stato visto dal comandante della Polizia locale in persona. Marco Agostini ha così chiesto i documenti al cittadino e applicato la norma dello Stato che dallo scorso anno aumenta la multa per questo tipo di comportamenti dopo la depenalizzazione del reato di atti contrari alla pubblica decenza.
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«Mi scappava», si sarebbe giustificato l’uomo che, evidentemente, non aveva tenuto conto che i giardini di piazzale Roma si trovano a meno di 50 metri dai bagni pubblici. Si tratta della seconda supermulta di questo tenore a Venezia, la prima era stata comminata un paio di mesi fa a un anziano sorpreso a fare pipì contro il muro di un palazzo a San Tomà, nel sestiere di San Polo. Venezia sta cercando di combattere i fenomeni di maleducazione e di degrado, che si manifestano soprattutto in estate, quando molti turisti, soprattutto stranieri, scambiano i canali della Laguna per piscine e si tuffano.
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Non sempre con il costume da bagno, alcuni colgono l’occasione per fare una nuotata all’insegna del naturismo. Da sempre a Venezia è vietato il bagno. Chi ama nuotare può prendere il vaporetto e andare al Lido, l’isola dove circolano le auto che si affaccia sull’Adriatico e che si trova davanti a Venezia.
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Ma oltre ai tuffi dai ponti della città, si sono moltiplicati negli ultimi anni gli episodi di degrado come le immagini, documentate da cittadini veneziani e postate sui social network, di cittadini che fanno pipì sui cestini che dovrebbero raccogliere solo la spazzatura. C’è chi utilizza le fontane per le proprie abluzioni e chi cerca di avere una tintarella migliore passeggiando a torso nudo. L’amministrazione comunale ha deciso di dare una stretta a questi comportamenti utilizzando una normativa approvata dal parlamento nel 2016.
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Ma nell’ultima settimana a Venezia c’è un altro fenomeno, quello del nudo d’autore. La città viene scelta per la sua bellezza come set fotografico ideale da alcune agenzie pubblicitarie che utilizzano modelle seminude. Così non è raro, per chi arriva al mattino presto a San Marco o in altri luoghi centrali della città, imbattersi in scene di nudo.
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Il caso di Venezia è analogo a quello successo una decina di giorni fa a Genova, quando un ragazzo di 19 anni, sorpreso a fare pipì in un vicolo del centro storico del capoluogo ligure, ha ricevuto una multa da diecimila euro. In quel caso il giovane era stato visto dai carabinieri, che lo avevano identificato e gli avevano contestato il reato di atti contrari alla pubblica decenza, che dall’inizio del 2016 è stato depenalizzato e trasformato da denuncia penale in sanzione amministrativa. In quel caso Il papà del diciannovenne aveva deciso di saldare il dovuto entro 60 giorni usufruendo dello sconto, finendo per pagare 3.333 euro, somma analoga a quella che dovrà pagare il quarantenne di Spinea.
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