Estratto dell'articolo di Francesco Curridori per “il Giornale”
de magistris santoro
Michele Santoro e Luigi De Magistris di nuovo insieme. Per la serie «a volte ritornano», il noto conduttore della Rai e l’ex sindaco di Napoli sono pronti a fare fronte comune in nome della pace in Ucraina.
Sabato, infatti, si terrà al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca, un evento organizzato da Michele Santoro per lanciare un appello al popolo pacifista, sempre più contrario all’invio di nuove armi all’Ucraina.
Il «no» alla guerra sarebbe, dunque, il collante dell’ennesima formazione a sinistra del Pd che, insieme a Verdi, Sinistra Italiana e alle varie associazioni terzomondiste e «manettare», spera di superare la soglia di sbarramento alle prossime elezioni Europee.
Certo, parlare di lista o partito è ancora un’utopia, ma Santoro sogna di tornare a Bruxelles. Un obiettivo che, come ci spiegano gli esperti, al momento sembra quasi irrealizzabile. «A sinistra c’è un eccesso di offerta politica “verticale”: ambientalista, movimentista, pacifista, anticapitalista, antiatlantista, ecc. A questa segmentazione dell’offerta non corrisponde un’altrettanta segmentazione della domanda», spiega Carlo Buttaroni, che è il fondatore dell’Istituto Tecné, che assicura: «Alla fine, pescano tutti nello stesso bacino elettorale. Per chi arriva al 3% c’è chi scende al 2% o all’1%».
DE MAGISTRIS
(...) «Oggi – spiega Benini - il Pd della Schlein piace molto anche a chi vota più a sinistra e, quindi, c’è uno spazio sempre più ristretto a sinistra».
michele santoro a dimartedi
Santoro e De Magistris, insomma, sono ancora due personalità riconosciute e rispettate all’interno della sinistra radicale, ma il loro appeal non è certo quello che avevano dieci anni fa quando dialogavano amichevolmente nel palcoscenico di Annozero. Ma non solo. Secondo Antonio Noto, il tema della guerra non è sufficiente a dar vita a un soggetto politico vincente: «Quando si decide di votare un partito non lo si fa perché si condivide un solo tema tanto è vero che il partito dei Pensionati non supera mai l’1%. Lo stesso succede ai Verdi, sebbene gli italiani abbiano una maggiore attenzione all’ambiente rispetto che al passato». Alessandro Amadori, invece, sembra dare una chance al duo Santoro-De Magistris: «Fino a non molti anni fa, Rifondazione Comunista e la sinistra radicale valevano circa l’8-10%.
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