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    ABBIAMO RISCHIATO UN ALTRO CASO SAMAN - DISPOSTO IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO, A NON MENO DI 300 METRI, PER I GENITORI, LA NONNA E LA ZIA DELLA 19ENNE INDIANA, RESIDENTE IN PROVINCIA DI MODENA, CHE DENUNCIÒ I PARENTI PER MALTRATTAMENTI E COSTRIZIONE AL MATRIMONIO – LA FURIA DEL PADRE E’ ESPLOSA QUANDO LA RAGAZZA HA CONFESSATO DI NON VOLER ACCETTARE LE NOZZE ORGANIZZATE DALLA FAMIGLIA E DI ESSERSI INNAMORATA DI UN SUO COETANEO IN ITALIA: “OGGI TI UCCIDO. E AMMAZZO PURE IL TUO RAGAZZO”


     
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    DENUNCIÒ NOZZE FORZATE, DIVIETO AVVICINAMENTO PER I PARENTI

    (ANSA) - BOLOGNA, 06 MAG - Il Gip del Tribunale di Modena ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento, a non meno di 300 metri, per i genitori, la nonna e la zia della 19enne indiana, residente in provincia di Modena, che denunciò i parenti per maltrattamenti e costrizione al matrimonio. La misura vale anche nei confronti del fidanzato della 19enne, che venne a sua volta minacciato dai familiari della ragazza perché contrari al rapporto tra i due. Per i 4 c'è anche il divieto di comunicazione con le persone offese. La giovane era stata trasferita in un luogo sicuro dopo la denuncia.

     

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    La 19enne, grazie alla sua avvocata, Barbara Iannuccelli, inizialmente venne ospitata a casa della preside della sua scuola, prima che la polizia di Bologna intervenisse per portarla in un luogo protetto. La ragazzina era stata promessa in sposa dai parenti ad un uomo in India e il padre l'avrebbe picchiata, proprio perché si era innamorata di un altro ragazzo, suo connazionale, di qualche anno più grande, mentre la madre, la zia e la nonna l'avrebbero tenuta senza mangiare, per punirla della sua ribellione. "Sono molto contenta per questa ragazza - ha detto Iannuccelli -. In tempi record la polizia ha recuperato i suoi documenti e il Tribunale col divieto di avvicinamento l'ha protetta fisicamente. Speriamo accada sempre così in futuro"

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    DENUNCIÒ NOZZE FORZATE: PADRE, 'UCCIDIAMO ANCHE IL SUO RAGAZZO'

    (ANSA) - BOLOGNA, 06 MAG - "Oggi ti uccido" e "dobbiamo uccidere anche il suo ragazzo". Sono le frasi che avrebbe pronunciato il padre della 19enne indiana che denunciò i parenti per maltrattamenti e costrizione al matrimonio e che ora si trova in un luogo protetto. Per i genitori della giovane, la nonna e la zia, il Gip del tribunale di Modena ha stabilito la misura cautelare del divieto di avvicinamento.

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    La rabbia del padre sarebbe esplosa dopo che la 19enne gli aveva confessato di non voler sposare un uomo più grande di lei in India e di essersi innamorata di un suo connazionale che si trova in Italia, anche lui minacciato dalla famiglia di lei. Agli investigatori, la ragazzina ha raccontato le minacce subite, con il padre che in un caso le strinse una mano intorno al collo dicendole "ora ti uccido". Mentre in un'altra occasione la 19enne avrebbe trovato tutta la famiglia riunita a casa della zia e da un'altra stanza avrebbe sentito il padre pronunciare la frase "dobbiamo uccidere anche il suo ragazzo" e che avrebbero pagato qualcuno per farlo.

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