Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
abbraccio tra matteo salvini e giorgia meloni alla camera
Così vicini, così lontani. L’abbraccio tra la premier Giorgia Meloni e il suo vice Matteo Salvini, ieri mattina alla Camera nel vociare della curva («Bacio!) non […] lascia […] dubbi: troppo frettoloso e di incerta spontaneità.
Peraltro, poco dopo, il segretario leghista ha abbandonato l’aula senza attendere le repliche della presidente. Insomma, il conflitto a bassa intensità tra i due leader politici non si placherà fino a dopo le Europee.
Fatto sta che ieri, però, è stata giornata di decantazione. Le ire leghiste erano al massimo dopo la richiesta di urgenza sulla cyber-security: «Un altro calcio negli stinchi che voi pennivendoli ignorate» sbuffava ieri un deputato leghista.
Il rischio concreto sarebbe stato che il provvedimento contro gli attacchi informatici avrebbe preso il posto, nell’ordine dei lavori della Camera, delle Autonomie regionali. Riattacca il deputato: «Ci dicono che l’Autonomia debba procedere di pari passo con il premierato. Ma il fatto è che l’Autonomia è ancora in commissione, il premierato è già passato in Aula». […] Poi, in mattinata, arriva il contrordine: non ci sarà l’urgenza. E i leghisti un po’ si rasserenano.
Salvo riprendere a masticare amaro poco più tardi, quando la Camera tornerà a bocciare il terzo mandato per i governatori. È vero, non è più il provvedimento leghista, ma quello di Italia Viva. Ma il sottosegretario al Made in Italy Massimo Bitonci dice di «aver convintamente votato a favore. Spiace che i colleghi non abbiano colto l’occasione» di rivedere il no.
E così, la missione ora è quella di boicottare, a qualunque costo, il possibile sostegno di Fratelli d’Italia alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: «Sarebbe catastrofico rispetto al nostro elettorato tradizionale se noi restassimo ancora fuori dalla porta con Meloni nella stanza dei bottoni».
GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - ECCE BOMBO - MEME BY EDOARDO BARALDI
E così, sabato mattina, Matteo Salvini sarà […] il padrone di casa in una nuova kermesse sovranista. Accoglierà Andrè Ventura, il leader dei portoghesi di Chega, che dieci giorni fa ha superato il 18% dei voti. E poi il belga Gerolf Annemans (Vlaams Belang) e l’austriaco Harald Vilimsky (Fpo).
Niente Marine Le Pen («Mai stata prevista») e neppure il suo vice Jordan Bardella, ormai star in proprio. «Così vedremo — ghigna un salviniano convinto — se la nostra impresentabilità non sfiorerà la premier». Ma tra i non presenti, anche i governatori leghisti, peraltro invitati.
Salvini si sta dedicando anche al fronte interno, le tensioni nel partito. Ieri ha convocato per oggi un consiglio federale della Lega in cui si affronterà tra l’altro il tema dei congressi: quello nazionale, ma soprattutto quello lombardo che si fa attendere.
abbraccio tra matteo salvini e giorgia meloni alla camera
«Con il congresso molte tensioni si eliminerebbero» ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana. Ma non arriverà comunque a breve. Lo ha detto ieri a chiare lettere anche il vice segretario Andrea Crippa: «Il congresso si farà quando è necessario, adesso ci sono le Europee e le regionali in Basilicata».
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