Antonella De Gregorio per www.corriere.it
LAWRENCE JONES
Da «capo» più affascinante della Gran Bretagna a molestatore seriale. Lawrence Jones, il 51enne britannico da 700 milioni di sterline, tycoon del settore tecnologico, che ha fondato e gestisce la società di cloud computing UKFast, sede a Manchester, è oggi al centro di un’inchiesta del Financial Times: due donne lo accuserebbero di molestie sessuali e avances indesiderate.
Jones nega con enfasi le accuse, affermando che sono «terribilmente dannose, specialmente per mia moglie, la nostra famiglia e il team di UKFast». Azienda che il Sunday Times ha incluso poco tempo fa nella lista dei «migliori posti in cui lavorare», anche per la lunga serie di benefit di cui il personale può godere: dalle giornate extra di ferie al tempo libero durante la giornata per «schiacciare un pisolino» o per utilizzare lo studio di registrazione dell’ufficio.
Peccato che negli stessi locali della UKFast – premiata a più riprese dalla regina per i servizi all’economia digitale - succedano anche episodi bizzarri: per esempio, Jones - che chiede di essere chiamato «Loz» o «LJ» – talvolta si aggirerebbe a torso nudo per l’ufficio ed è capitato che a qualche riunione obbligasse le sue collaboratrici a sederglisi in grembo.
LAWRENCE JONES
Sul Financial Times emerge il doppio volto dell’uomo, uno dei 250 più ricchi della Gran Bretagna, padre di quattro figli, in buoni rapporti con Richard Branson e la famiglia reale inglese, che lo scorso anno partecipò, insieme alla moglie Gail, al matrimonio del principe Harry con Meghan Markle, al castello di Windsor. Lo stesso uomo accusato di aver portato la segretaria, appena assunta, in un negozio di sex toys; di aver molestato una donna nel suo lussuoso chalet in svizzera. E ancora: molestie sessuali, bullismo, episodi tali e talmente frequenti da aver generato un clima di paura e disagio nella compagnia. Sono almeno trenta i dipendenti che, sotto anonimato, avrebbero confermato le accuse ai giornalisti.
LAWRENCE JONES
L'altra faccia del Paradiso
L’altra faccia del paradiso: UKFast, che ha 400 dipendenti, è nota per i privilegi che accorda ai lavoratori. Oltre alla possibilità di fare rapidamente carriera, l'assistenza sanitaria gratuita, le trovate per allietare le giornate di lavoro, in puro stile Silicon Valley: dagli scivoli giganti, che portano dall'ultimo piano alla hall, alla mega-scacchiera, alla pista di pattinaggio montata d'inverno nel parcheggio, alla sala giochi interna e le birre servite al bar ogni venerdì sera.