Manlio Biancone Rosalba Emiliozzi per “il Messaggero”
Due morti in poche ore in attesa di essere ricoverati in un ospedale intasato e con complesse procedure d' entrata. Morti «inaccettabili» le definisce la sindaca di Luco dei Marsi, Marivera De Rosa. Una donna di 79 anni con il coronavirus, infettata nella casa di riposo dove viveva, è deceduta in ambulanza dove ha aspettato 4 lunghissime ore davanti all' ospedale di Avezzano senza poter mai entrare nel reparto Covid: 4 posti già pieni. Un uomo di 72 anni, con una forte crisi respiratoria, ma senza una diagnosi di positività al virus, è spirato nell' auto ferma davanti allo stesso ospedale, con la moglie accanto che, con urla strazianti, gridava: «Fateci entrare».
OSPEDALE DI AVEZZANO
«Siamo sconvolti», dice Paolo Venti, figlio di Maria Giuseppa Palma, la donna morta in ambulanza. È appena terminato il funerale della mamma, una donna conosciuta a Luco dei Marsi, in provincia dell' Aquila, dove la famiglia Venti ha una grande azienda agricola.
IL FIGLIO
Parla con un filo di voce il figlio: «Siamo persone riservate, queste sono ore di grande dolore, ancora non ci rendiamo conto di ciò che è successo, abbiamo messo tutto in mano all' avvocato». E il loro legale, Giuseppe Palladino di Nola, non usa mezzi termini: «Lunedì, al massimo martedì, ci rivolgeremo alla Procura di Avezzano per chiedere la riesumazione della salma e svolgere così l' autopsia».
OSPEDALE DI AVEZZANO
Il perché, spiega il legale, è anche nella gestione dell' emergenza Covid nella Rsa Don Orione di Avezzano dove si sono verificati 102 casi di infezione: 70 ospiti, 25 dipendenti, 5 religiosi e 2 volontari e fra questi anche il direttore della struttura, padre Vittorio Quaranta, che si trova in isolamento. Sette i decessi, 4 solo ieri. Tra questi Maria Giuseppa Palma. La sua famiglia ora vuole la verità. «Nella stessa struttura è ricoverato anche il marito di Maria Giuseppa, Vittorio - spiega l' avvocato - e abbiamo serie difficoltà ad avere sue notizie, Vittorio è molto malato e non è stato ancora informato della morte della moglie, vorremmo farlo noi con garbo, le sue precarie condizioni potrebbero precipitare, ma non riusciamo a metterci in contatto con lui, c' è una procedura incredibile, dobbiamo passare attraverso il medico di base, essere accreditati».
OSPEDALE DI AVEZZANO
Ha intenzione di fare piena luce anche la sindaca Marivera De Rosa, la prima a lanciare sulla sua bacheca Facebook la «vicenda triste e allarmante di Maria Giuseppa, ricoverata nella Rsa Don Orione, deceduta dinanzi all' ospedale, a bordo dell' ambulanza nella quale ha atteso invano il ricovero nell' area Covid di Avezzano, i cui pochi posti letto erano già occupati». Nel post-denuncia dice: «È evidente che il sistema è già in tilt, e i numeri dell' emergenza ci dicono che il nostro territorio (la Marsica, ndr) si sta avviando rapidamente a un tracollo. È imperdonabile che oggi ci si trovi impreparati: mancano medici, attrezzature, posti letto. Chiameremo a rispondere, in tutte le sedi, i responsabili di ogni colpevole inadempienza».
L' INDAGINE
OSPEDALE DI AVEZZANO
La procura di Avezzano, dopo l' esposto dei familiari ai carabinieri, ha aperto un fascicolo e disposto l' autopsia sul corpo di Enzo Di Felice, 72 anni, anche lui di Luco dei Marsi, anche lui morto in attesa di ricovero durante un' emergenza in corso, problemi respiratori seri, che hanno spinto la sorella Iole e la moglie Amalia a portarlo con l' auto in ospedale. Secondo il racconto delle due donne, una clinica privata avrebbe rifiutato il ricovero.
«Andate in ospedale» avrebbero detto e le due donne si sono precipitate ad Avezzano dove ieri mattina si sono messe in coda per l' accesso al pronto soccorso passando prima per la tenda triage dove si svolgono i controlli Covid ai pazienti in arrivo. Ma le condizioni di Enzo si sono aggravate ed è sopraggiunta la morte nell' auto. Secondo la Asl, l' uomo sarebbe stato soccorso dai medici «ma ogni tentativo è stato vano». Alla Procura spetterà ricostruire la vicenda e attribuire eventuali responsabilità.