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    ADDIO AL GAS E PETROLIO RUSSI (TANTO AL FREDDO CI RIMANIAMO NOI, MICA GLI AMERICANI) - LA COMMISSIONE EUROPEA ANNUNCIA IL PIANO PER SGANCIARE L’UE DALLA DIPENDENZA ENERGETICA DA MOSCA: “IN UN ANNO SI POSSONO RIDURRE DI DUE TERZI I METRI CUBI IN ARRIVO DALLA RUSSIA”. COME? PER ORA CON ACQUISTI E STOCCAGGI COMUNI, IMPORTANDO PIÙ GAS LIQUEFATTO E METANO DA ALTRI FORNITORI (BASTERÀ?) - INTANTO USA E GRAN BRETAGNA BLOCCANO L’IMPORT DI PETROLIO RUSSO…


     
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    1 - ENERGIA: UE, OK A STOCCAGGI E ACQUISTI GAS IN COMUNE

    putin gas putin gas

     (ANSA) - La Commissione europea apre ad acquisti e stoccaggi comuni di gas. E' quanto emerge dalla Comunicazione RePower EU.

     

    L'Esecutivo Ue si propone per coordinare le operazioni di riempimento dei depositi, "ad esempio tramite appalti congiunti", raccolta di ordini e forniture corrispondenti.

     

    Nel documento, l'Esecutivo Ue suggerisce di creare "una piattaforma europea congiunta per la contrattualizzazione della fornitura di gas basata su negoziati bilaterali con i principali produttori".

     

    mario draghi ursula von der leyen mario draghi ursula von der leyen

    2 - ENERGIA: UE, PIANO PER SGANCIARSI DA FORNITURE GAS RUSSO

    (ANSA) - Un piano per ri-potenziare l'Ue, sganciandola dalla dipendenza dalle forniture di gas russo "ben prima del 2030". Lo propone la Commissione europea nella Comunicazione RePower EU.

     

    Include la diversificazione delle forniture di gas, con maggiori importazioni di Gnl e gasdotti da fornitori non russi, aumento dei volumi di produzione e importazioni di biometano e idrogeno rinnovabile, misure per l'efficienza energetica e l'interconnessione superando le strozzature nelle reti europee, come quella storica che "isola" la Penisola iberica dal resto dell'Ue.

    le vie del gas russo le vie del gas russo

     

    Il piano RePower è essenzialmente un'accelerazione sui target clima ed energia dell'Ue.

     

    Così "potremmo rimuovere gradualmente almeno 155 miliardi di metri cubi di consumo di gas fossile, equivalente al volume importato dalla Russia nel 2021", spiega una nota della Commissione europea.

     

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    "Quasi i due terzi di tale riduzione possono essere raggiunti entro un anno", si legge. Tra le misure proposte, piani nazionali per identificare i progetti per accelerare transizione energetica, la definizione di nuovi impianti per le energie rinnovabili "di preminente interesse pubblico" per velocizzare i permessi e iniziative per le installazioni di pannelli fotovoltaici sui tetti e per sviluppare la filiera delle pompe di calore.

     

    vladimir putin joe biden ginevra vladimir putin joe biden ginevra

    3 - ENERGIA: UE APRE AD AIUTI DI STATO CONTRO EMERGENZA

    (ANSA) - La Commissione europea aprirà presto una consultazione con gli Stati membri Ue per proporre un nuovo quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, come nella pandemia, per consentire sostegno alla liquidità delle imprese direttamente o indirettamente colpite dalla crisi e a quelle grandi consumatrici di energia. E' una delle indicazioni della Comunicazione RePower EU, per rispondere alla crisi dell'energia.

     

    4 - ENERGIA: UE, TRIPLICARE STOCCAGGI GAS ENTRO OTTOBRE

    vladimir putin - collage by epie vladimir putin - collage by epie

    (ANSA) - Gli Stati membri dovrebbero triplicare il livello di riempimento degli stoccaggi di gas entro il prossimo inverno. E' quanto si legge nella Comunicazione RePower EU, per rispondere alla crisi dell'energia.

     

    La Commissione europea presenterà una proposta legislativa che richiede che gli Stati membri Ue riempiano gli stoccaggi di gas "almeno al 90%" entro il 1 ottobre di ogni anno. Oggi la media è del 25-30%.

     

    La proposta arriverà in aprile, ma gli Stati sono invitati ad "agire subito anche se il processo legislativo è in corso". Per raggiungere l'obiettivo la Commissione indica incentivi per fornitori e operatori di rete.

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    5 - UCRAINA, ANCHE LONDRA VIETERÀ L'IMPORT DI PETROLIO RUSSO

    (ANSA) - Il governo britannico sta pianificando l'uscita da tutte le importazioni di petrolio russo, come ulteriore sanzione contro la guerra in Ucraina scatenata da Vladimir Putin.

     

    La misura, riferisce Bloomberg che cita una persona a conoscenza del piano, verrà implementata nel corso dei prossimi mesi in coordinamento con gli Usa ma non coinvolgerà il gas russo.

     

    Le restrizioni in arrivo da Stati Uniti e Gran Bretagna tornano a infiammare le quotazioni dell'oro nero, in rialzo di oltre il 7%, con il brent che supera quota 130 dollari al barile e tratta a 131,9 dollari e il wti che si attesta a 127,9 dollari.

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    6 - BIDEN CHIUDE A PUTIN: STOP AL PETROLIO RUSSO NEGLI USA

    Andrea Muratore per www.ilgiornale.it

     

    Joe Biden ha deciso: gli Stati Uniti bloccheranno le forniture di petrolio e gas provenienti dalla Russia. Il presidente Usa alle 10:45 ora di Washington (le 16.45 in Italia) parlerà alla nazione per annunciare nuove e più dure misure sanzionatorie promosse dalla sua amministrazione contro la Russia che colpiranno direttamente l'oro nero e il gas.

     

    La Casa Bianca in una nota accusa il regime di Vladimir Putin di essere "responsabile della sua guerra non provocata e ingiustificata contro l'Ucraina" e, secondo le fonti provenienti dai media di oltre Atlantico, oggi annuncerà il divieto di importazione in Usa del petrolio e del gas russi, asset ritenuti vitali per la tenuta dell'economia di Mosca.

     

    La manovra riguarda in particolar modo il petrolio: sul fronte del gas naturale Washington è da tempo, per le politiche promosse da Barack Obama e Donald Trump, Paese esportatore, mentre sul fronte del petrolio Mosca risulta tuttora il terzo fornitore degli States.

    vladimir putin vladimir putin

     

    Nbc News ha per prima parlato della notizia sostenendo di aver ottenuto l'indiscrezione da due fonti a conoscenza del dossier. Washington ha scelto di anticipare la mossa rispetto agli alleati europei e di seguire la manovra già presa in atto dal Canada nelle scorse ore aprendo allo strappo diretto con la Russia, che fornisce agli Usa il 3% del suo petrolio, pur essendo gli acquisti calati in questo anno ai minimi da un quinquennnio a questa parte.

     

    VIGNETTA DEL TAVOLONE DI PUTIN - BY TANGO VIGNETTA DEL TAVOLONE DI PUTIN - BY TANGO

    Anche il Regno Unito, in linea con gli Usa, sembrerebbe pronto a vietare l'importazione di petrolio russo. Il divieto del governo di Londra dovrebbe riguardare solo il greggio e non il gas e comunque avvenire per gradi, in maniera da dar tempo ai mercati di assorbire lo shock. Secondo Bloomberg, la mossa di Downing Street è stata presa di concerto con gli Stati Uniti e il divieto sarà introdotto gradualmente nei prossimi mesi.

     

    Negli scorsi giorni le sanzioni avevano colpito il rublo, gli asset finanziari degli oligarchi russi all'estero, il trading finanziario e l'accesso degli attori economici di Mosca al sistema internazionale Swift. Gli Usa, come aveva ricordato lo storico dell'economia Adam Tooze, avevano inizialmente risparmiato l'energia russa dalle sanzioni, temendo un contraccolpo forte sulle forniture.

     

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    Ora però la mossa arriva e si presenta come una manovra di vera e propria guerra economica. Mostrando di poter fare a meno del petrolio russo gli Usa intendono prendere posizione. Sull'economia russa, infatti, l'export di greggio pesa il doppio di quello di gas in base ai dati forniti dalla banca centrale russa sulla bilancia dei pagamenti del 2021 contribuendo al 60% delle entrate e l'apertura al mercato americano risulta una delle ultime fonti di approvvigionamento di valuta pregiata a disposizione del Paese. Ora Washington porta l'embargo a un nuovo livello e manda un messaggio a un'Europa ancora divisa e disunita, che quotidianamente versa a Putin fondi per 700 milioni di euro per le forniture.

     

    mario draghi ursula von der leyen mario draghi ursula von der leyen

    Bisogna vedere come reagiranno ora i mercati e come si muoverà la Russia. Nella giornata odierna di fronte all'imminente decisione di Biden il future sul Brent si è infiammato ed è salito del 6,07% a 129,28 dollari, mentre quello sul Wti avanza del 5,23% a 124,61 dollari. Prezzi record che alimentano la corsa delle materie prime e la galoppata dell'inflazione. Problema economico, quest'ultimo, tutt'altro che secondario anche negli Usa. Ma Washington per fermare Mosca è pronta a andare fino il fondo. E lo stop alle forniture di petrolio e asset energetici, una mossa senza precedenti, testimonia la complessità della fase attuale.

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