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    ADDIO AL RE DEL DESIGN - PIERO BUSNELLI ERA UN GENIO VISIONARIO E UN AMBASCIATORE DEL MADE IN ITALY, CREÒ B&B ITALIA E VINSE 4 "COMPASSI D'ORO’’


     
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    1 - IL RE DEL DESIGN CHE PARLAVA DIALETTO ADDIO A UN IMPRENDITORE VISIONARIO
    Aldo Colonetti per il "Corriere della Sera"

    Si è spento sabato Piero Ambrogio Busnelli, fondatore di B&B Italia, imprenditore visionario del settore del design e ambasciatore del made in Italy nel mondo. Era nato 87 anni fa a Meda, in Brianza. La sua storia imprenditoriale inizia nel 1952, ma Busnelli arriva a concretizzare il suo sogno, «un'industria per il design», quando nel 1966 crea la C&B insieme con Cesare Cassina.

    PIERO AMBROGIO BUSNELLIPIERO AMBROGIO BUSNELLI

    Tecnologie innovative e collaborazioni con designer affermati portano l'azienda ad aggiudicarsi primati e successi a livello internazionale. Nel 1973 la trasformazione dell'azienda in B&B Italia segna la svolta: è qui che l'intuito di Busnelli e la sua visione imprenditoriale prendono forma, i suoi progetti contribuiscono a scrivere la storia del design italiano grazie anche al contributo di una nuova generazione di designer. Il risultato sono quattro «Compasso d'oro».

    2 - LA SUA AVVENTURA COMINCIATA CON LA V ELEMENTARE
    Mario Bellini per il "Corriere della Sera"

    PIERO AMBROGIO BUSNELLIPIERO AMBROGIO BUSNELLI

    Aveva convinto il suo sarto a confezionargli tre giacche molto particolari: una in stoffa «provenzale» a roselline multicolori su fondo nero, l'altra in «traliccio» a rigoni da materasso e l'ultima in telone industriale écru. Era il 1972 e al Salone del Mobile di Milano dove debuttavano le mie «Bambole» - divani, poltrone, letti disegnati per l'allora C&B (che nel 1973 si trasforma in B&B) - Piero Ambrogio Busnelli si presenta a giorni alterni, irriverente ed elegantissimo, vestito con i tessuti dei miei imbottiti.

    Uno «scandalo» minore se rapportato, però, a come aveva scelto di lanciare questa nuova serie di arredi: Donna Jordan, la musa di Andy Warhol, fotografata a seno nudo da Oliviero Toscani. Li aveva chiamati ben sapendo che avrebbe sollevato un polverone. La cosa ovviamente lo divertiva e, puntualmente, gli scatti vennero censurati sui manifesti pubblicitari esposti un po' dappertutto nella vecchia Fiera di Milano.

    FAMIGLIA BUSNELLIFAMIGLIA BUSNELLI

    Il «senso comune del pudore» suggerì ai dirigenti del Salone di coprire il seno di Donna Jordan con una generosa striscia nera, destinata a rendere celebre quella irripetibile campagna pubblicitaria. Le mie «Bambole»? Vinsero il Compasso d'oro ed ebbero successo internazionale. Basterebbe questo ricordo per delineare la figura di Busnelli, un concentrato di energia, carisma, intuizione. Sempre dirompente e propulsiva.

    A cominciare da quando nel 1966 aveva inventato dal nulla, con Cesare Cassina, nella meravigliosa Brianza felix una azienda innovativa con la mission di produrre su scala industriale arredi di qualità con l'impiego di nuove tecnologie. Io, ancora giovanissimo anche se già consulente di Olivetti e con in tasca due compassi d'oro, vengo chiamato a disegnare i primi prodotti dell'azienda ai suoi inizi.

    BUSNELLI CON IL DESIGNER NAOTO FUKASAWABUSNELLI CON IL DESIGNER NAOTO FUKASAWA

    Ed ecco subito la zampata di Busnelli. Aveva un piccolo laboratorio di plastica e vetroresina, la Plestem, che mette a mia disposizione per provare e sperimentare. Era la fine di luglio del 1966 e in vacanza disegno in tutta fretta «Amanta», una seduta composta da un «guscio» in plastica, appunto, con una buffa forma a zig zag, e due grandi cuscini.

    Viene adottata al volo da Lufthansa per tutte le sue vip lounge ed entra nelle case e negli uffici di tutto il mondo. Ulteriore testimonianza della straordinaria libertà e assenza di pregiudizi di un giovane capitano d'industria che aveva cominciato la sua avventura con la quinta elementare. Un autentico e prodigioso self made man.

    A noi citava la mitica «Bauhaus» pronunciandola con un divertito e sfrontato «Bau baus» e parlava di «Design» come di una strana tendenza dalla quale non si poteva ormai prescindere. Eppure a tutti noi dava in quegli anni una lezione importante. Che forse si può riassumere in tre parole: guardare lontano e osare. All'anagrafe era Piero Ambrogio, per me era e sarà sempre, affettuosamente, l'indimenticabile Pierino.

    DONNA JORDAN PER BUSNELLIDONNA JORDAN PER BUSNELLI

     

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