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    ADDIO CONTE - "GIUSEPPI" MINIMIZZA LA BATOSTA DEL M5S ALLE AMMINISTRATIVE E DÀ LA COLPA ALL’ASTENSIONE. INTANTO UNA GRAN PARTE DEI PARLAMENTARI CINQUE STELLE È PRONTA A LASCIARLO AL SUO DESTINO: L’ADDIO DI UNA VENTINA DI DEPUTATI È DATO PER SCONTATO, LA RAGGI SI STA MOBILITANDO E IN PIÙ C’È IL DUELLO CON GRILLO SUI CAPIGRUPPO. MORALE DELLA FAVOLA: LA “RIFONDAZIONE” DEL M5S È FINITA ANCORA PRIMA DI PARTIRE…


     
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    Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"

     

    GIUSEPPE CONTE E ROBERTO GUALTIERI ALLA. MANIFESTAZIONE DELLA CGIL GIUSEPPE CONTE E ROBERTO GUALTIERI ALLA. MANIFESTAZIONE DELLA CGIL

    A fari spenti. I Cinque Stelle guardano i ballottaggi senza essere protagonisti nelle sfide principali. L'attenzione è rivolta soprattutto ai piccoli centri dove alcuni sindaci eletti tentano il bis. Sono i comuni dove il Movimento corre da solo (o con civiche) e cerca di misurare la propria forza.

     

    virginia raggi giuseppe conte virginia raggi giuseppe conte

    A Pinerolo (Torino), a Castelfidardo (Ancona), Noicattaro (Bari), Ginosa (Taranto) arriva la conferma. Che invece sfugge a Cattolica (Rimini) e Marino (Roma). E sfuma anche la conquista di Beinasco (Torino) che va al centrodestra per 250 voti. I risultati scatenano un misto di amarezza e ironia.

    conte appendino conte appendino

     

    C'è chi commenta con un fantozziano «tutti a Pinerolo», c'è chi teme che «l'ennesima prova della fine imminente». I parlamentari attendono che a prendere posizione sia il loro leader, Giuseppe Conte. Il neo presidente tarda a intervenire e tra loro scatta il panico: «Tutti i leader hanno commentato l'esito dei ballottaggi, è possibile che, ancora una volta, siamo gli unici a non avere una linea?», commenta un parlamentare.

     

    VIRGINIA RAGGI GIUSEPPE CONTE VIRGINIA RAGGI GIUSEPPE CONTE

    A stretto giro, però, arrivano le parole di Conte, che ringrazia Virginia Raggi e Chiara Appendino, annuncia che il Movimento 5 Stelle «a Roma, Torino e Trieste sarà all'opposizione» anche se «lavoreremo in modo costruttivo». Conte punta l'indice sulle urne deserte. «Il vero protagonista di questa tornata di ballottaggi è in modo drammatico l'astensionismo. Un astensionismo che sfiora il 60% è un dato che deve farci riflettere», dice.

    VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE

     

    Ma è consapevole anche che l'avvio del nuovo corso M5S non possa più essere rimandato. «C'è poco da parlare e molto da fare - afferma -. A partire dalla nostra immediata riorganizzazione, dalla nostra rinnovata capacità di saper rispondere ai territori, al cuore del nostro Paese». Ora Conte dovrà cercare di vincere le resistenze di Beppe Grillo per la sostituzione del capogruppo a Montecitorio. La squadra dei vicepresidenti è pronta e un annuncio sarà fatto «a breve».

    ALESSANDRA TODDE ALESSANDRA TODDE

     

    I nomi circolano da tempo: Paola Taverna, Vito Crimi, Mario Turco, Alessandra Todde. Intanto nei prossimi giorni il presidente cercherà di sedare le tensioni interne: parteciperà all'incontro organizzato da Virginia Raggi con parlamentari M5S laziali e - se sarà organizzata - non è esclusa la sua presenza anche alla riunione di deputati e senatori.

     

    BEPPE GRILLO VIRGINIA RAGGI BEPPE GRILLO VIRGINIA RAGGI

    Anche Luigi Di Maio invoca unità: «Occorre remare, compatti, nella stessa direzione. Rimaniamo concentrati sul rilancio del Paese, c'è tanta voglia di tornare a vivere normalmente, a lavorare e a progettare il futuro». Punge invece Roberta Lombardi. E va in controtendenza rispetto a Conte.

     

    Parlando di Roma e di Roberto Gualtieri, dice all'Adnkronos : «Adesso aiuteremo il nuovo sindaco a partire da quanto di buono fatto nei 5 anni precedenti dal M5S». Il timore diffuso è che le frizioni nelle prossime settimane aumentino in modo esponenziale.

     

    giuseppe conte giuseppe conte

    L'addio di una ventina o più di deputati ormai nel gruppo viene dato per scontato («Perché dovrebbero rimanere e finanziare un progetto che non riguarda il loro futuro?»). Le restituzioni languono. Diversi parlamentari chiedono a Conte un intervento deciso soprattutto sui programmi: «Serve una svolta subito, un cambio di passo, una nuova agenda». C'è anche chi però vede il bicchiere mezzo pieno: «Se davvero non avessimo appeal non saremmo riusciti a riconfermarci in 5 comuni. Iniziamo a prendere ciò che c'è di buono. Non siamo più il M5S di una volta, ora c'è una nuova realtà». Ma lo sconforto in queste ore sembra avere la meglio.

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