marina berlusconi

Giorgio Meletti per il “Fatto quotidiano”

Marina Berlusconi, quando concede (non ridete) la periodica intervista al Corriere della Sera ci regala sempre perle di saggezza. In quella di ieri (titolo cattivo, "Troppi pregiudizi su di noi") le ha cantate all' arcinemico Carlo De Benedetti, in preda, ha detto, alla stesse "smanie monopoliste" di cui è stata (ingiustamente) accusata la sacra famiglia di Arcore.

In casa Berlusconi ci si inginocchia in adorazione della parola "monopolio", infatti l' accusa all' Ingegnere è un' altra. La mega fusione che mette insieme Repubblica, Stampa, Secolo XIX e quotidiani locali del gruppo Espresso minaccia il pluralismo perché c'è "un editore che con la sua faziosità ha avvelenato vent' anni di storia italiana". Questa cultura delle regole ha insegnato B.: il monopolio dell' informazione non è un problema in sé, ma solo se finisce in mano a quel puzzone dell' Ingegnere anziché a "papi".

monica mondardini carlo de benedetti

L'argomento va rovesciato, e torna in campo il solito conflitto d' interessi. I giornali del nuovo gruppone non potranno essere faziosi quasi con nessuno. L' amministratore delegato del gruppo Espresso Monica Mondardini è stata nominata presidente anche degli Aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino), che fanno capo al gruppo Atlantia della famiglia Benetton insieme al quasi-monopolio delle autostrade.

monica mondardini

La lista degli argomenti intoccabili si allunga. Per la famiglia Agnelli l'auto (Fiat) e Big Tobacco (Ferrari e Marchionne amici di Philip Morris). Per De Benedetti la componentistica auto (Sogefi) e le cliniche private. Poi ci sono le banche, creditrici di tutti.

Una menzione particolare per le banche creditrici di Sorgenia (Mps, Unicredit, Ubi Banca, Banco Popolare e Bpm), che si sono accollate i 2 miliardi di buco fatti dal figlio dell' Ingegnere, Rodolfo De Benedetti, e con essi molti segreti. È il bello della concorrenza all' italiana. Tutti sono soci, manager e amici di tutti, e gli editori, faziosi o obiettivi, le chiamano "alleanze".

monica mondardini carlo de benedetti