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    AGGUER-RITA DALLA CHIESA: "ANDREOTTI ANDÒ AI FUNERALI DI SALVO LIMA, MA NON A QUELLI DI FALCONE E DI MIO PADRE. PER FALCONE TROVO’ LA “SCUSA” CHE DOVEVA SCRIVERE UN DISCORSO DA PORTARE IN PARLAMENTO, E PER MIO PADRE DISSE: “PREFERISCO ANDARE AI BATTESIMI CHE AI FUNERALI”. DOMANDE DA FARE?" - POI RACCONTA DI ESSERE STATA DERUBATA DA UN VENDITORE AMBULANTE E SUI SOCIAL LA PERCULANO: “LA PROSSIMA VOLTA COMPRA DA CHI PAGA LE TASSE”


     
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    Simona Marchetti per corriere.it

     

    RITA DALLA CHIESA FALCONE RITA DALLA CHIESA FALCONE

    La sua intenzione era quella di denunciare su Twitter la disavventura che le è capitata con il venditore ambulante dal quale aveva appena comprato delle rose e che invece l’ha derubata, mettendole le mani nella borsa. Ma alla fine è stata Rita Dalla Chiesa a doversi difendere dalle critiche social, perché molti follower non le hanno perdonato che abbia comprato da un abusivo, anziché «da un fioraio che paga le tasse», come le hanno scritto molti utenti.

     

    Breve riepilogo: sabato scorso la conduttrice televisiva è andata al cimitero per pregare sulla tomba dell’amata cognata Emilia Castelli (moglie del fratello Nando Dalla Chiesa), morta il 20 maggio di un anno fa. Lungo il tragitto si è fermata in un bar, dove è stata avvicinata da un venditore ambulante che vendeva rose e ha così deciso di acquistarne alcune, rimettendoci però tutti i soldi che aveva nella borsa.

     

    La tecnica del ladro

    rita dalla chiesa foto di bacco rita dalla chiesa foto di bacco

    «Grazie al venditore ambulante di rose che oggi, mentre gliene compravo alcune da portare davanti alla lapide di mia cognata, ha messo le mani nella mia borsa, facendo finta di mettermene una in regalo, e mi ha rubato tutti i soldi… Non aggiungo altro», ha scritto infatti la Dalla Chiesa in un tweet. In poche ore il messaggio ha ottenuto centinaia di risposte e accanto a chi si è dichiarato solidale con l’ex padrona di casa di «Forum», raccontando disavventure analoghe con la stessa tecnica, c’era però anche chi l’ha ripresa apertamente per la decisione di non comprare i fiori in un vero negozio.

    carlo alberto dalla chiesa carlo alberto dalla chiesa

     

    Le polemiche

    «La prossima volta vada in un negozio. Ho sentito dire che lì fanno lo scontrino e pagano le tasse…», ha commentato infatti un utente. «Ma io dico acquistare da un fioraio che paga le tasse no? Perché alimentare il mercato degli abusivi?», gli ha fatto eco un secondo. «Però cara Rita sarebbe meglio comprare da negozianti in terribile crisi. Tra l'altro si eviterebbe di incentivare questi “mestieranti” a vendere rubando!», ha scritto un terzo.

     

    «Un modo per aiutarlo»

    andreotti andreotti

    Inizialmente la Dalla Chiesa ha provato a difendersi («era passato tra i tavolini del bar con le roselline in mano. Un modo per aiutarlo»), ma quando ha capito che la storia del furto le si stava ritorcendo contro come un boomerang e che c’era persino chi sosteneva che fosse tutta un’invenzione «costruita per alimentare il solito populismo ridicolo», la conduttrice ha chiuso la questione una volta per tutte. «Quelli che vendono rose al ristorante non fanno gli scontrini. Io ero seduta a prendere un caffè ed è passato uno di questi che vende le rose per strada…Li ho sempre aiutati e lui mi ha fregata. I commenti sono del tutto inutili. Non mi toccano».

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