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    AGLI ITALIANI LEVATEJE TUTTO MA NON IL NATALE CON CENONE E PARENTI: IL 54% BOCCIA LE MISURE DEL GOVERNO - IL DATO CHE SORPRENDE È CHE I GIUDIZI PIÙ SEVERI ARRIVANO SIA DALLE AREE ROSSE (57.5%) SIA DALLE GIALLE (63.9%) – MA L'88.4% HA GIÀ CONSIDERATO IL NATALE 2020 CON I FAMILIARI PIÙ STRETTI – IL SONDAGGIO DELLA GHISLERI


     
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    Alessandra Ghisleri per “la Stampa”

     

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    L' 88.4% degli italiani ha già considerato il Natale 2020 con i familiari più stretti, quelli che vivono vicino e che fanno parte della cerchia che possiamo definire "congiunta". Il punto è stabilire il numero dei congiunti da attovagliare intorno al desco della festa, perché il passaggio tra riunione di famiglia e assembramento è molto stretto, soprattutto nelle grandi tradizioni del sud Italia.

     

    Oggi ad un mese esatto dalla celebrazione, la festività del Natale è diventata il nuovo bagliore verso cui tutti guardano con incertezza mista speranza e anche un po' di rassegnazione, perché siamo tutti consapevoli che stiamo rivivendo quei momenti della tarda primavera quando si è iniziato a considerare la pianificazione delle vacanze estive.

     

    Proprio in quel periodo non c' era media che non proponesse una delle possibili soluzioni per poter evitare l' affollamento nelle spiagge.

     

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    Ricordiamo i plexiglass intorno agli ombrelloni e lo strumento del metro steso sulla sabbia a fianco al solerte bagnino in divisa per calcolare il distanziamento sociale tra le sdraio. Sappiamo tutti come è andata a finire, e oggi, con la neve a sostituire il mare e gli sci al posto del materassino, rabbrividiamo all' idea che sia possibile ripetere gli stessi errori e ritrovarci al 10 gennaio in una nuova ondata pandemica.

     

    Le vacanze sono spesso vissute come fughe dalla quotidianità, da tutto ciò che ci obbliga a ripetere gli stessi percorsi con le stesse persone. Tuttavia anche oggi, come 6 mesi fa gli italiani sono prudenti e immaginano in maggioranza il Natale con restrizioni e lockdown mirati o parziali. Solo il 7.8%, forse esprimendo più un desiderio che una convinzione, prevede un Natale aperto e libero, possiamo dire covid free.

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    L' 86.8% è consapevole, invece, che ci saranno restrizioni organizzate e definite in diversa maniera. Gli italiani fremono, tra il romantico ed il patetico, per il 25 dicembre, per la tavolata con i parenti, per il panettone e il pandoro, per la settimana bianca, per il capodanno Oscillano tra il desiderio recondito di abbandonarsi ai piaceri della più importante festa della cristianità, trasformata spesso nella più grande festa del consumismo, e la paura di ripiombare in una nuova ondata pandemica; sarebbe la terza.

     

    Siamo tutti disponibili a trovare un equilibrio precario tra il "dare" e l' "avere" e come 6 mesi fa poco più del 60.0% ha ancora paura di entrare in contatto con il virus.

    Questa nuova seconda ondata autunnale ci ha nuovamente sorpresi e scossi, facendoci sentire ancora una volta incapaci e impreparati. Ha nuovamente minato quella "quasi" normalità che avevamo conquistato a fatica lasciando sul campo molto dolore.

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