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https://www.juventus.com/it/juventus-tv/conferenza-stampa-l-assemblea-degli-azionisti-2021
1 - AGNELLI: "CR7? UN ONORE AVERLO AVUTO, MA LA JUVE VIENE PRIMA DI TUTTO. ORA RIPARTIAMO"
Marco Iaria per www.gazzetta.it
assemblea degli azionisti della juve 2
Andrea Agnelli chiama a raccolta il popolo bianconero e, davanti agli azionisti riuniti in assemblea all’Allianz Stadium, pronuncia un discorso orientato soprattutto al futuro: “Dobbiamo tornare ai valori della Juventus: lavoro, abnegazione, sacrificio, disciplina, dentro e fuori dal campo.
Dalla gente juventina non mi aspetto gratitudine né appagamento per i risultati straordinari di questi anni, anche se nell’arco del decennio le altre squadre che hanno vinto un trofeo si contano sulle dita di una mano.
assemblea degli azionisti della juve 1
Ritengo però che la fiducia nei confronti di Nedved, Arrivabene, Cherubini, dell’allenatore Allegri e soprattutto di questo gruppo di giocatori che sta crescendo non possa venire meno”.
RONALDO
Dopo la fase di crescita del periodo 2014-18, contraddistinta dall’incremento di ricavi (sopra i 400 milioni) e margini (450 milioni di Ebitda aggregato), la Juventus aveva avviato un piano espansivo acquistando l’icona Ronaldo (“avere il più grande giocatore al mondo è stato un onore e un piacere, non possiamo che applaudirlo per quello che ha fatto, ma la Juve viene prima di qualunque persona”, le parole di Agnelli su CR7).
cristiano ronaldo 7
L’aumento di capitale da 300 milioni concluso nel gennaio 2020 era stato concepito perché “volevamo pensare in grande, ma poi il mondo si è fermato”. La pandemia ha messo in discussione le linee di ricavi e aperto una crisi di liquidità per tutta l’industria calcistica, che era passata da 6 miliardi di fatturato all’inizio degli anni Duemila e una previsione di 24 miliardi prima del Covid.
andrea agnelli e la dirigenza della juventus
“È stato messo in discussione il modello di business”, ha detto il presidente bianconero. Anche quello della Juventus, i cui effetti diretti e indiretti della pandemia sono stati stimati in 320 milioni, di cui il 40% nell’attuale esercizio, previsto in perdita significativa, più o meno sul livello di quella del 2020-21 (-210 milioni).
PROSPETTIVE
Cosa succederà ora? Il club è pronto a rilanciarsi e Agnelli utilizza la parola-chiave “credibilità”. “Il nostro piano di investimento avviato nel 2019 era credibile allora ed è credibile adesso. La Juventus ha le carte in regola per ripartire grazie al nuovo aumento di capitale da 400 milioni, anche se le tesi sottostanti di quel piano sono state modificate”, ha detto Agnelli.
EQUIPE SULLA CREAZIONE DELLA SUPERLEGA
Il mantra, adesso, è sostenibilità finanziaria. Nel 2022 verrà organizzato un investor day per consentire ad azionisti e investitori di valutare il club su obiettivi precisi che saranno definiti nei prossimi mesi. Priorità, dunque, alla disciplina di bilancio, come traspare anche dal seguente ragionamento del n.1: “Questa industria ha la cattiva abitudine di misurarsi sul fatturato, ma noi andremo a focalizzarci sulla ricerca del profitto, più che sulla crescita dei ricavi”.
SUPERLEGA
Detto che verrà nominato un comitato Esg (sulle tematiche relative alla sostenibilità), l’altro pilastro su cui poggeranno le strategie future della Juventus è rappresentato dalla politica.
“Vogliamo continuare a essere all’avanguardia nella definizione delle politiche per l’industria calcistica. Sfido chiunque a dire che l’attuale sistema del calcio professionistico sia soddisfacenti. È sorprendente che ogni proposta di riforma, dalle competizioni alla governance allo sviluppo commerciale, venga accantonata.
superlega
Ora si grida allo scandalo in difesa del merito sportivo ma questo mondo lo ha abbandonato già nel 1991, con la nascita della Champions, quando si decise che la quarta classificata di un paese avesse maggiori diritti del campione di un altro paese. La nascita della Superlega è stata la constatazione da parte di 12 club che le obsolete impalcature su cui si regge il calcio stanno rifiutando il cambiamento per mantenere una classe politica che non compete ma vuole solo incassare.
Io non mi arrenderò: il sistema ha bisogno di un cambiamento e la Juve ne vuole far parte. Ma solo col dialogo costruttivo si potrà arrivare a una soluzione soddisfacente per tutti”, la chiosa di Agnelli.
2 - NEDVED, CRITICHE DAI PICCOLI AZIONISTI. MA AGNELLI LO DIFENDE
Marco Iaria per www.gazzetta.it
la sbroccata di pavel nedved in tribuna con agnelli
Gli acquisti che non hanno reso secondo le aspettative, il valzer degli allenatori, le delusioni europee. Abituati a vincere scudetti in serie, i piccoli azionisti della Juventus (nella doppia veste di soci e tifosi) hanno criticato la gestione recente del club durante l’assemblea annuale all’Allianz Stadium. Nel mirino è finito pure il vicepresidente Pavel Nedved, anche per alcuni comportamenti in tribuna e a bordocampo durante le partite.
DIFESA
L’ex calciatore della Juve ha preso la parola per difendersi: "Non si può svolgere un ruolo cosi prestigioso solo perché sono amico del presidente, non credo che la proprietà lo permetterebbe. Ho sempre sentito tante responsabilità, anche troppe. Ho sentito critiche anche giuste per quanto riguarda il mio comportamento, ma fa parte del mio carattere.
pavel nedved
Darò sempre tutto per questa società, ho sempre agito per il suo bene e lo farò fino all'ultimo giorno che sarò qui. Sentire le vostre parole mi fa male ma non cambierò mai, svolgerò il mio lavoro con massima personalità e impegno”.
Il presidente Andrea Agnelli lo ha rincuorato: “È un privilegio avere una persona come Pavel in società”.