A cura di Andrea Andrei per Dagospia
1 - FOXCONN, NUOVO SCANDALO: UN DIPENDENTE ARRESTATO PER CORRUZIONE
Da "Techcrunch.com"
http://tcrn.ch/VJwaMo
Non bastava essere conosciuta nel mondo come "l'azienda dei suicidi", quella di cui Apple, Samsung e Sony e tanti altri colossi della tecnologia si servono in Cina per assemblare i propri prodotti e che ha fatto scalpore per le condizioni disumane dei propri lavoratori. Ora alla serie di scandali che riguardano la taiwanese Foxconn se ne aggiunge un altro. Come riporta il giornale di Taiwan "Next Magazine", le autorità cinesi hanno infatti messo sotto inchiesta un'unità dell'azienda per corruzione, e un dipendente sarebbe già stato arrestato con l'accusa di aver percepito tangenti da alcuni fornitori.
La dirigenza della Foxconn ha promesso che farà di tutto per perseguire i responsabili di condotte sbagliate. Certo però che continuando così recuperare una buona reputazione sarà sempre più difficile.
2 - ALIBABA.COM SI FA IN 25 E SI ALLONTANA DA YAHOO, SEMPRE PIÙ IN CRISI
Da "Techcruch.com" (http://tcrn.ch/TMk5Yk) e "Businessinsider.com" (http://read.bi/VQoUhG)
Il gigante cinese dell'e-commerce Alibaba.com annuncia una profonda ristrutturazione aziendale: si dividerà in 25 differenti unità, ognuna delle quali sarà guidata da un direttore generale. Una mossa, quella annunciata dall'amministratore delegato Jack Ma, che lascia intendere come il gruppo del dragone sia sempre più insofferente al rapporto che lo lega a Yahoo. In questo modo, Alibaba avrà infatti un controllo più capillare, cosa che le permetterà di crescere ulteriormente. Già a luglio, la dirigenza aveva annunciato una divisione in sette unità. Lo scorso settembre, l'azienda ha riacquistato quasi la metà della partecipazione di Yahoo, che ne possedeva il 40 per cento.
MARISSA MAYER YAHOOPer la compagnia guidata da Marissa Mayer le cose non stanno affatto andando bene. Delle tre principali fonti di traffico negli Usa, e cioè l'home page, il motore di ricerca e il servizio mail, le ultime due stanno crollando a vista d'occhio. Anche e forse soprattutto a causa della concorrenza spietata di Google, il traffico per il motore di ricerca è calato del 24 per cento, mentre per quanto riguarda le e-mail, nel giro di un anno si sono registrati molti meno contatti, circa il 12 per cento in meno. In compenso, almeno il portale ha registrato un incremento di visite dai 109 milioni del dicembre 2011 ai 114 milioni dello stesso mese del 2012.
3 - L'IPHONE ECONOMICO COSTERÀ FRA I 99 E I 149 DOLLARI, MA APPLE SMENTISCE: SARà "MINI" MA NON LOW-COST
Da "Bloomberg.com"
http://bloom.bg/VNW2GQ
Escono nuovi rumor su quella che è già la notizia per eccellenza di questo 2013: l'Apple iPhone low-cost. la casa di Cupertino, stando a quanto riporta "Bloomberg", starebbe lavorando sul progetto già dal febbraio 2011, e il prodotto dovrebbe esordire alla fine di quest'anno. Il prezzo dovrebbe aggirarsi fra i 99 e i 149 dollari, in pratica un vero low-cost. Sembra che però l'azienda fondata da Steve Jobs, per il nuovo smartphone, stia puntando soprattutto al mercato cinese, che offre grandi possibilità di sviluppo. Non è un caso se proprio in questi giorni l'amministratore delegato di Apple Tim Cook si sia recato in Cina. E con Eric Schmidt di Google in Corea del Nord (che intanto sembra stia cercando di fare pressione sulle autorità di Pyongyang per convincerle a liberalizzare internet), si delineano due nuovi scenari: che la guerra si sposti a Oriente?
Intanto però proprio dalla Cina la Apple smorza gli entusiasmi (o le critiche) sull'iPhone sconomico. Il responsabile marketing della casa di Cupertino Phil Schiller ha detto che la sua azienda non produrrà nessun prodotto low-cost, ma che semmai entro la fine dell'anno arriverà nei negozi l'iPhone "mini". Il nuovo piccolo smartphone uscirebbe in concomitanza con l'iPhone 6, che già si preannuncia un vero portento di tecnologia. E, ci si può giurare, i costi contenuti potremo scordarceli.
JAN PHILLIP ALBRECHT
4 - IL PARLAMENTO EUROPEO VUOLE UNA LEGGE CONTRO L'USO NON AUTORIZZATO DEI DATI PERSONALI: FACEBOOK E GOOGLE TREMANO
Da "Guardian.co.uk"
http://bit.ly/WO6r4p
Brutte notizie per Facebook e Google. L'ultima discussione in materia di privacy al Parlamento Europeo potrebbe trasformarsi in una vera gatta da pelare per i due colossi, che devono la propria ricchezza e il proprio potere in rete all'uso che fanno dei dati degli utenti che utilizzano le loro piattaforme. Un deputato tedesco a Bruxelles, Jan Philipp Albrecht, è fra i promotori di una legge secondo la quale "gli utenti devono essere sempre informati dell'uso che viene fatto dei loro dati personali, e devono essere in grado di autorizzarne o rifiutarne in maniera assolutamente consapevole il trattamento".
Gli strenui difensori del diritto alla privacy negli Usa affermano che un solo utente di Facebook può far guadagnare all'azienda 10 dollari l'anno cliccando sugli annunci "personalizzati" del sito. Basti pensare cosa possa voler dire in termini di guadagni per il social network di Zuckerberg, che secondo le ultime stime avrebbe oltre un miliardo di utenti. C'è da dire che Facebook e Google non sono le uniche aziende che stanno dando da fare ai propri lobbisti per scongiurare che la legge venga approvata, perché ce ne sono tante altre, più piccole, che si basano sullo stesso principio.
La risoluzione sarà votata nel mese di aprile.
5 - QUEL CHE ESCE DAL "CES": A LAS VEGAS TOYOTA E AUDI PRESENTANO IL "PILOTA AUTOMATICO"
Da "Technologyreview.com"
http://bit.ly/UEcc69 e http://bit.ly/ZnOjzT
Per ora si tratta di un prototipo, ma Toyota ci crede parecchio. È l'Advanced Vehicle Safety Research, l'autovettura che riesce a pilotarsi da sola, soprattutto nelle situazioni di emergenza. È basata su una tecnologia laser che a 360 gradi individua gli ostacoli presenti intorno alla macchina, "rispondendo" di conseguenza ed evitando l'impatto. Ma è solo il primo passo, perché l'obiettivo di Toyota è quello di sviluppare un sistema che sia in grado anche di analizzare le condizioni della strada e del traffico proprio come fa un essere umano alla guida, con l'intenzione di arrivare a evitare qualsiasi incidente.
Perciò non è possibile stabilire quando l'auto potrebbe esordire sul mercato, anche perché questi ultimi sviluppi portano Toyota a fare concorrenza a Google, che sta studiando la stessa tecnologia, ma anche ad Audi, che sempre al Consumer Electronics Show di Las Vegas ha presentato la sua versione di "pilota automatico". Stesso concetto: un meccanismo laser in grado di rilevare gli oggetti esterni.
Una cosa è certa: l'uomo rimarrebbe comunque una componente indispensabile nella guida di un'autovettura.