• Dagospia

    AHI! TECH - GOOGLE COMPRA IL MINI-RIVALE WAZE, MA L’AUTORITÀ ANTITRUST AMERICANA VUOLE SPIEGAZIONI


     
    Guarda la fotogallery

    A cura di Andrea Andrei per Dagospia
    (Twitter: @andreaandrei_ )

    1 - GOOGLE-WAZE, LA FTC NON CI VEDE CHIARO E CHIEDE SPIEGAZIONI

    Da "New York Post"
    http://bit.ly/11SaChS

    GOOGLE WAZEGOOGLE WAZE

    La Federal Trade Commission, l'authority governativa americana per la concorrenza e il mercato, ha preso di mira Google. E no, stavolta i Google Glass non c'entrano niente. A finire sotto la lente dell'autorità è infatti l'acquisizione, da parte di Mountain View, del navigatore satellitare "social" Waze.

    Quello che insospettisce la Ftc è che Google abbia di fatto assorbito l'unico concorrente nel mercato delle mappe, senza peraltro sottoporre l'operazione al giudizio della stessa autorità.

    Mountain View, dal canto suo, pensava di non dover sentire il parere della Ftc in quanto le entrate di Waze negli Stati Uniti sono inferiori ai 70 milioni di dollari.

    Fatto sta che è possibile che quest'ultima grana con la legge ritardi la conclusione dell'operazione. Google, con un accordo fissato fra 1 e 1,3 miliardi di dollari, è riuscita infatti a inizio giugno ad aggiudicarsi l'ambita azienda israeliana di navigazione gps, battendo la concorrenza di Facebook, Apple e Microsoft.


    2 - ADDIO ALLE FERIE: CON SMARTPHONE E TABLET NON SI STACCA PIÙ DAL LAVORO

    I dispositivi mobili come smartphone e tablet hanno portato degli incredibili benefici al mondo del lavoro, permettendo ai professionisti di essere non solo molto più presenti e operativi anche quando sono lontani dal proprio ufficio, ma anche di poter rendere il lavoro molto più flessibile.

    RICERCA REGUS SU LAVORO IN VACANZARICERCA REGUS SU LAVORO IN VACANZA

    Ma queste tecnologie hanno anche procurato un problema serio, di cui soffrono soprattutto i più inguaribili stakanovisti. Essere sempre raggiungibili infatti implica nella pratica il non staccare mai, nemmeno quando si è in ferie.

    Stando a un sondaggio di Regus, questo problema è assai comune, anche nel nostro Paese: addirittura il 38 per cento dei professionisti intervistati prevede di lavorare da una a tre ore al giorno durante le vacanze estive, mentre il 13 per cento andrà anche oltre le tre ore. Non solo, perché il 15 per cento di loro durante le ferie lavorerà poco meno che come nei normali giorni lavorativi.

    Per quanto questi dati possano sembrare preoccupanti, in realtà gli italiani, rispetto alla media mondiale, dedicano poco tempo delle loro vacanze al lavoro. Basti pensare che a livello globale il 39 per cento dei professionisti in ferie lavora quasi come tutti gli altri giorni.

    Sono gli uomini a impegnare di più il proprio tempo libero per controllare e-mail ed effettuare telefonate (42 per cento), ma anche le donne tendono sempre più a sottrarre tempo alle proprie vacanze (il 34 per cento).

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport