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1 - UE, BENE COLLABORAZIONE CON ITALIA SU MULTA AMAZON
(ANSA) - Il caso Amazon "e` un esempio di coordinamento riuscito tra la Commissione europea e l`Autorita` italiana garante della concorrenza, che era nella posizione ideale per condurre un`indagine separata sulla condotta di Amazon in Italia".
Lo riferisce la stessa Commissione europea a seguito della sanzione da 1,12 miliardi di euro inflitta dall`Antitrust italiano al gigante dell`e-commerce, evidenziando la "stretta collaborazione" tra le due autorita` "nell`ambito della Rete europea della concorrenza (`Ecn`) per garantire la coerenza con le indagini in corso" a livello Ue.
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Nel prendere atto della decisione odierna dell`Autorita` garante della concorrenza e del mercato, guidata dal presidente Roberto Rustichelli, secondo cui Amazon ha abusato della propria posizione dominante sul mercato dei servizi di marketplace in Italia, Bruxelles mette in rilievo l`importanza della Rete europea della concorrenza (`Ecn`), un forum per il coordinamento e la cooperazione tra i suoi Stati membri per garantire "uso efficiente delle risorse e un`applicazione efficace delle regole di concorrenza dell`Ue".
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In questo caso, "l`attribuzione della causa e` stata concordata congiuntamente" tra Italia e Ue, "alla luce dei tempi, della portata e delle relative ipotesi di danno dei rispettivi procedimenti, al fine di garantire il miglior utilizzo delle risorse a vantaggio dei consumatori e delle imprese dell`Ue" e "tale approccio e` stato confermato dal Tribunale con ordinanza del 14 ottobre 2021".
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Bruxelles ricorda quindi le indagini Ue aperte e ancora in corso nei confronti della societa` di Jeff Bezos. Nello specifico, il 10 novembre 2020 la Commissione europea ha messo formalmente sotto accusa Amazon (nell`ambito di un`indagine avviata nel 2019) per l`utilizzo improprio dei dati aziendali non pubblici dei venditori indipendenti che si usano la sua piattaforma di vendita, una pratica con cui creerebbe un vantaggio per le proprie attivita` di vendita al dettaglio a discapito degli stessi venditori terzi, e ha avviato una seconda indagine formale sulle pratiche commerciali della multinazionale per vederci chiaro sulle modalita` attraverso le quali spinge i propri servizi come Buy Box e il programma fedelta` Prime.
DIPENDENTI AMAZON
2 - DA BRUXELLES A ROMA LA NUOVA RETE EUROPEA CONTRO I GIGANTI TECH
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per "la Repubblica"
«Il nostro ruolo è applicare il diritto della concorrenza per mantenere aperti i mercati e garantire una competizione non deviata». Questa è una frase che la Commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ripete spesso per spiegare il suo compito. Lo ha confermato in una recente audizione all'europarlamento. Ma soprattutto è il concetto che ha accompagnato lo scambio di informazioni con l'Antirtust italiana per arrivare a emettere la multa contro Amazon. Perché quel che è successo a Roma non è un caso isolato. Non si tratta di una sentenza sporadica. Ma è il frutto di un concerto. Che è ormai iniziato nel 2017 e che negli ultimi anni è diventato una regola.
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La battaglia contro le concentrazioni e gli abusi di posizione dominante delle "Big Tech", insomma, è diventata - se così si può dire - una piattaforma comune. Esiste una vera e propria rete, anche telematica, che mette in relazione tutte le Autorità dell'Unione europea con quella di Bruxelles. Lo scambio di informazioni e quindi anche di decisioni è costante. Anzi, viene considerata un'arma per contrastare dei colossi con risorse infinite a disposizione.
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(…) L'Ue è diventata il carro che traina i mattoni per costruire il muro in grado di limitare l'invadenza e la distorsione del mercato da parte dei giganti che operano sul digitale e non solo: Amazon, Facebook, Google, Apple. Uno scontro che sta portando la stessa Commissione europea ad essere più elastica sugli aiuti di Stato alle aziende dell'Unione che devono confrontarsi con soggetti che operano con basi legali extracomunitarie e quindi, in partenza, non si sentono sottoposte alla normativa dei nostri Paesi. Il punto resta sempre l'abuso di posizione dominante.
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