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    AHI! TECH - LA CINA CONTRO GOOGLE: CI RUBI I DATI


     
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    A cura di Andrea Andrei per Dagospia
    (Twitter: @andreaandrei_ )

    1 - PARANOID ANDROID! DALLA CINA UN'ALTRA ACCUSA AL SOFTWARE DI GOOGLE: IL 35% DELLE APP RUBEREBBERO DATI AGLI UTENTI - MA CONTINUANO LE NOTTI D'ORIENTE DI MOUNTAIN VIEW: SCHMIDT VISITERÀ IL MYANMAR

    Da "Techcrunch.com" (http://tcrn.ch/ZsW7BG) e "Reuters.com" (http://reut.rs/WLA6l2)

    Ancora problemi di privacy per Google. Il governo cinese, che giorni fa aveva per l'ennesima volta attaccato l'azienda del motore di ricerca accusandola di esercitare un monopolio dannoso con il suo software Android, riceve una notizia che darà non pochi grattacapi alla società di Mountain View.

    ANDROID CINAANDROID CINA

    Il Data Center of China Internet ha infatti pubblicato una ricerca secondo cui il 35 per cento circa delle applicazioni Android "ruberebbero" dati agli utenti, utilizzandoli senza uno scopo legato ai servizi che offrono. Su 1.400 app analizzate, nel 66,9 per cento dei casi i programmi entrerebbero in possesso dei dati degli utenti, mentre il 34,5 per cento delle app raccolgono gli stessi dati senza che però ce ne sia bisogno per il loro funzionamento. I software sono in grado di accedere alle chiamate e ai contatti, nonché alla posizione tramite gps. E spesso sono proprio le app apparentemente più innocue a tracciare la posizione degli utenti.

    È la stessa tipologia di accuse rivolte per Google Street View. Qualche giorno fa l'azienda di Mountain View ha accettato di pagare una multa di 7 milioni di dollari a 38 Stati americani per evitare conseguenze peggiori.

    Nonostante quest'ultima gatta da pelare in Cina, Google non rinuncia a guardare ai mercati asiatici con un interesse sempre crescente. Dopo il viaggio in Corea del Nord di qualche mese fa, il presidente di Mountain View, Eric Schmidt, la prossima settimana volerà in Myanmar. Nel Paese, reduce da decenni di dittatura, gli smartphone sono ancora poco diffusi. Perciò Google vede in questo territorio inesplorato buone possibilità di espansione, magari tramite dei dispositivi low-cost in piattaforma Android.

    Schmidt incontrerà le autorità del Myanmar e circa 400 imprenditori locali.


    2 - GALAXY ESSE O GALAXY BLUFF? ECCO PERCHÉ IL NUOVO SMARTPHONE DI SAMSUNG POTREBBE RIVELARSI UN AUTOGOL
    Samsung ha finalmente scoperto le carte. Ieri ha presentato il suo nuovo gioiellino, il tanto atteso "Galaxy S4", in quel di New York. Un doppio schiaffo per Apple, che ha fatto della Grande Mela una sorta di quartier generale.

    L'S4 ha decisamente delle caratteristiche esaltanti, almeno sulla carta. Le nuove tecnologie a comando ottico "Smart Pause" e "Smart Scroll", insieme alle "Air View" e "Air Gesture" permettono di interagire con lo smartphone senza nemmeno toccarlo. La fotocamera da 13 megapixel, lo schermo da 5 pollici e la forma più sottile del predecessore S3 fanno davvero ben sperare.

    PRESENTAZIONE SAMSUNG GALAXY S4PRESENTAZIONE SAMSUNG GALAXY S4

    Eppure ci sono due elementi che lasciano quantomeno perplessi. Primo: il prezzo. Circa 700 euro, proprio come l'iPhone. Per un'azienda che fa del risparmio sui materiali (di solito la plastica sostituisce il vetro) una filosofia, sono decisamente troppi.

    Secondo: il software. Come ha ricordato proprio ieri il capo del settore marketing di Cupertino, Phil Schiller, è innegabile che Android, per quanto versatile e meno elitario rispetto all'iOS di Apple, non goda della stessa affidabilità di cui può vantarsi il sistema operativo della mela.

    L'unione di questi due fattori potrebbe trasformare quello che doveva essere il colpo di grazia ad Apple in una clamorosa occasione mancata, se non addirittura in un autogol. Non bisogna dimenticare che il nuovo dispositivo coreano uscirà sul mercato solo fra un paio di mesi, e che a questo punto Apple potrebbe avere un vantaggio strategico nei confronti del rivale. L'azienda fondata da Steve Jobs potrebbe infatti approfittare di questo tempo per perfezionare il proprio iPhone 6 e lo smartphone low-cost di cui si parla da qualche tempo. E arrivare sul mercato allo stesso prezzo del concorrente con alle spalle una tradizione di indiscusse qualità, potrebbe rivelarsi vincente.

     

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