Estratto dell’articolo di Michele Bocci per www.repubblica.it
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Uscirà dal ministero alla Salute senza fare troppo rumore in cambio di un programma tv e con la prospettiva, non proprio di lungo termine, di diventare professore. Francesco Vaia è ormai da tempo il direttore più scomodo del ministero, a lungo considerato stella di prima grandezza e adesso avvolto in una mesta zona d’ombra.
Da tempo non si vede nelle stanze della sua direzione, quella della Prevenzione. Del resto non ha ottenuto ciò che voleva, e cioè la guida del nuovo dipartimento che controlla il suo attuale settore (al quale è indirizzata, quando il ministero risolverà finalmente il rebus delle regole da rispettare per la nomina, Maria Rosaria Campitiello).
Maria Rosaria Campitiello
Vaia sa di non avere futuro in lungotevere Ripa e quindi, con una mossa nel suo stile, prova a sparigliare. Dopo essere stato allo Spallanzani nei tempi del Covid ritiene di avere grandi doti comunicative e quindi punta la carta della tv. Avrebbe chiesto un programma, si dice ormai da giorni nei corridoi del ministero. “Addirittura una prima serata”, sussurra qualcuno, forse con eccessivo azzardo.
[…] Sarebbe stata la stessa Giorgia Meloni ad imporlo al ministro Orazio Schillaci, che non lo ha mai amato, visto quanto può essere ingombrante.
Se quelle su una possibile trasmissione tv sono per ora voci, sta scritta nero su bianco un’altra mossa del dirigente sanitario. Ha fatto domanda per diventare professore di prima fascia in Igiene generale e applicata, scienze infermieristiche e statistica medica.
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Una mossa curiosa, visto che Vaia compirà 70 anni il 27 novembre e in quella data dovrebbe andare in pensione. Ammesso che consegua l’abilitazione dovrebbe poi partecipare a un concorso, vincerlo e prendere servizio, per poi andare subito in quiescenza. Ma magari potrà finalmente essere chiamato “professore”.
Vaia conosce bene i commissari del concorso per l’abilitazione, come è ovvio, visto che si tratta di docenti della sua materia ed è chiaro che la carica di direttore della Prevenzione del ministero ponga quantomeno problemi di opportunità. […]
Vaia è arrivato al ministero, come detto, malgrado che Schillaci non fosse convinto. Godeva però della fiducia di un pezzo del governo, a partire dalla stessa Meloni. A parte tante ospitate televisive, non ha fatto moltissimo e si è bruciato quando ha presentato la bozza del nuovo piano pandemico, cioè quando non ha fatto altro che rispettare le linee guida internazionali.
GIORGIA MELONI - ORAZIO SCHILLACI
Nel testo, come non poteva essere altrimenti, si seguivano le linee dell’Oms e si diceva che, in caso di ritorno di una pandemia, si sarebbero dovute adottare misure proporzionate alla gravità della situazione.
Tra queste ovviamente l’obbligo di mascherine, la chiusura delle scuole, l’uso dei vaccini e altro ancora, fino al lockdown. Il piano all’interno della maggioranza non è piaciuto a molti e infatti la bozza malgrado alcuni cambiamenti non è stata più approvata. Vaia intanto è finito nel cono d’ombra. Ora cerca di uscirne usando i riflettori di uno studio tv.
francesco vaia foto di bacco francesco vaia foto di bacco (2) il ministro della salute orazio schillaci foto di bacco angelo mellone francesco vaia foto di bacco francesco vaia