Giacomo Galeazzi per La Stampa
EMMA BONINO FUORI DALLA CHIESA IN CUI SI CELEBRAVA IL FUNERALE DI MARIANGELA MELATO MARIANGELA MELATO - copyright PizziPolemiche sull'addio a Mariangela Melato. Contrariamente a quanto annunciato in un primo momento, sabato pomeriggio il discorso di Emma Bonino in ricordo dell'attrice non è stato letto in chiesa ma in piazza del Popolo alla fine del funerale, in una postazione audio con microfono appositamente allestita. Mariangela Melato voleva infatti che in suo ricordo parlasse la vicepresidente del Senato. «Il parroco ha detto ad Arbore che le nuove disposizioni della diocesi prescrivono così - afferma Emma Bonino - Io non ho esperienza di cerimonie religiose né di orazioni funebri».
E, aggiunge: «Venerdì mi ha chiamato Renzo per dire che Mariangela era morta e che ci teneva che fossi io a ricordarla: così sono andata al funerale alle tre meno un quarto, ma Arbore mi ha detto che il prete gli aveva spiegato che in chiesa parla solo il prete mentre tutti altri saluti si fanno fuori».
MONTESANO AL FUNERALE MELATOUna giustificazione che non convince l'esponente radicale: «Mi hanno raccontato che il prete l'ha ripetuto anche durante l'omelia, però onestamente non so se queste disposizioni ci siano o meno ed era sorpreso anche Renzo».Tra l'altro Arbore, a lungo compagno dell'attrice ma mai sposato con lei, non è stato citato nell'omelia pronunciata sull'altare. È stato menzionato nei saluti alle persone care con la sorella e un' amica dell'attrice.
URDULA ANDRESS AL FUNERALE MELATOQuanto basta per far pensare ad un «veto» ecclesiastico «ad personam» contro un leader politico da sempre su opposte barricate rispetto alla Santa Sede sui temi bioetici. In realtà, assicurano in diocesi, «non c'è stata alcuna discriminazione nei confronti di Emma Bonino né di alcun altro». La famiglia dell'attrice, viene precisato, «aveva richiesto che le telecamere restassero fuori dalla chiesa per mantenere un'atmosfera di raccoglimento e preghiera».
ETTORE SCOLA AL FUNERALE MELATOE, «come accaduto anche alle esequie nel duomo di Milano per Mike Bongiorno, si è mantenuta distinta la sacralità del momento religioso dal ricordo pubblico laico delle personalità amiche». Per non «alterare la liturgia» e, «in presenza del triplo della gente all'esterno della chiesa rispetto ai presenti alla cerimonia», si è deciso di «mettere un microfono all'esterno per il ricordo davanti al pubblico», chiariscono in vicariato.
ARBORE IN LACRIMEDunque in chiesa il funerale si è svolto secondo prassi. «È finito solo il primo atto, si è chiuso il sipario ma la vita di Mariangela continua - ha detto il rettore, don Walter Insero nella sua omelia - Il suo viaggio è stato in punta di piedi, lei è già nel palcoscenico dell'eternità». Durante la cerimonia è stata anche letta la Preghiera degli artisti, accolta da un applauso, e come tradizione della Chiesa si è fatta la raccolta delle offerte che «vengono devolute a qualche artista in difficoltà». Insomma nessuna eccezione alle regole né «oscuramenti» di presenze ingombranti. La vicepresidente del Senato ha esordito dicendo di essere «onorata che sia stato chiesto a me di ricordarla».
BONCOMPAGNI AL FUNERALE MELATOE, nonostante non ci fossero state frequentazioni assidue con l'attrice, ha precisato di averla avuta a fianco «determinata e vitale in alcune sfide radicali apparentemente impossibili». Un ricordo a basso potenziale polemico, nulla che non potesse essere pronunciato in chiesa. E soprattutto nulla di anticattolico né di sconveniente, specie se si pensa che in una vicina chiesa romana al funerale di Riccardo Schicchi un mese fa sono saliti sull'altare per le orazioni funebri i suoi amici pornodivi.
ABORE E LAURITO AL FUNERALE MELATOQuindi, sabato non è arrivata dalle gerarchie ecclesiastiche alcuna «interdizione» alla Bonino. Se non ha potuto prendere la parola in chiesa è stato soltanto «per separare liturgia da memorie personali». Nessun altolà a chi la pensa diversamente dal Vaticano su aborto ed eutanasia. E in diocesi esortano a «non scatenare bufere sul nulla» e a «non strumentalizzare politicamente l'ultimo saluto a una personalità luminosa della scena artistica italiana».
ARBORE E LAURITO AL FUNERALE MELATO