STEFANO MONTEFIORI per il Corriere della Sera
macron
Neanche un mese fa, il 15 dicembre, Emmanuel Macron ha concesso una lunga e un po' mielosa intervista televisiva al canale Tf1 nella quale ha tenuto a mostrare il suo nuovo lato equilibrato, saggio, pronto a chiedere scusa per qualche durezza verbale passata: «Con certe mie frasi ho ferito alcune persone (...). Non lo rifarò più». I buoni propositi non hanno retto ai primi giorni dell'anno nuovo, perché sul Parisien il presidente della Repubblica si è scagliato contro parte dei connazionali - i non vaccinati - con chiarezza e determinazione senza precedenti.
Emmanuel Macron
«Non vorrei mai infastidire i francesi. Sbraito tutto il giorno con l'amministrazione quando mette loro i bastoni tra le ruote. Ma in questo caso, ai non vaccinati, ho proprio voglia di rompere le scatole. E dunque continueremo a farlo, fino all'ultimo, è questa la strategia». Macron usa volutamente la poco elegante espressione emmerder , citando il primo ministro Georges Pompidou che nel 1966 sbottò: «Ci sono troppe leggi, testi, regolamenti in questo Paese! Smettetela di emmerder i francesi!». In questi giorni i deputati dibattono sul «pass vaccinale» che a partire dal 15 gennaio dovrebbe sostituire l'attuale «pass sanitario» (che ancora equipara il tampone negativo al vaccino).
Brigitte Macron
«Non voglio mettere i non vaccinati in prigione, non voglio vaccinarli con la forza - prosegue Macron -. Ma bisogna dire loro: a partire dal 15 gennaio, non potrete più andare al ristorante, prendere un caffè, non potrete più andare a teatro o al cinema». Le elezioni presidenziali si avvicinano - 10 e 24 aprile - e Macron fa la scelta di prendere posizione in modo netto contro i no vax, ben sapendo che difficilmente perderà voti per questo: i cinque milioni di francesi che finora hanno rifiutato di vaccinarsi sono in gran parte astensionisti - non credono nel sistema politico come non si fidano delle autorità sanitarie - oppure votano soprattutto per Marine Le Pen.
valerie pecresse 9
I nove francesi su dieci che invece hanno ricevuto almeno una dose di vaccino (e tra questi molti sono già arrivati a tre) nutrono un'insofferenza crescente verso i no vax, giudicati corresponsabili dello «tsunami di contagi» di questi giorni: 335 mila casi in 24 ore, e reparti di rianimazione in gran parte occupati da malati di Covid in condizioni gravi perché non vaccinati. Così Macron abbandona le vesti di presidente di tutti i francesi per indossare quelle - non ancora ufficiali - di candidato alla propria successione.
Con l'uscita contro i no vax Macron polarizza lo scontro e rivitalizza un po' gli avversari di estrema destra Marine Le Pen e Eric Zemmour (che infatti hanno reagito con enorme sdegno), a svantaggio della concorrente che teme di più, Valérie Pécresse (destra gollista). Ma un primo risultato più immediato e concreto Macron lo ha già ottenuto: dopo il putiferio politico scatenato dalle sue parole, ieri 66 mila francesi hanno finalmente deciso di farsi vaccinare con una prima dose, battendo un record che resisteva dal 1° ottobre.
valerie pecresse 7 valerie pecresse 8