Da romatoday.it
calenda
"Facciamo le primarie on line". A lanciare la proposta la senatrice, ex consigliera comunale di Roma, Monica Cirinnà intervistata a Un giorno da pecora su Rai Radio 1. Commenta la discesa in campo di Carlo Calenda candidato sindaco alle comunali 2021 e un eventuale appoggio del Pd e della coalizione al suo nome. Per lei non si parla di alcun sostegno a Calenda senza elezioni primarie.
"Se vuole essere democratico deve farle" dice ancora. Se pensa di vincere, dato che anche lei è tra i partecipanti come ha già annunciato da tempo? "Sarebbe una bella sfida, con lealtà e limpidezza". Poi non le manda a dire all'ex compagno di partito. "Quando c'è Calenda c'è solo lui, ha addirittura saputo parlar male delle primarie e di Sassoli e Gentiloni".
Chiamare gli elettori ai gazebo durante la seconda ondata della pandemia di covid-19? A sollevare il problema è stato lo stesso ex ministro. "Allora facciamole on line. Come fanno i Cinque Stelle, abbiamo la piattaforma Immagina" propone la senatrice.
cirinnà
Per il momento Calenda non ha escluso in assoluto la partecipazione alle primarie ma le ha comunque smontate dichiarandosi contrario. "Sono prive di senso in questo momento" ha detto in più occasioni. Anche per questioni sanitarie: "Portare al voto le persone durante la pandemia significherebbe basarsi sul giudizio di pochi iscritti, riducendo la competizione a una disputa di partito".
IL SOSPETTO DI STORACE
Da iltempo.it
Ma siamo certi che Carlo Calenda voglia davvero fare il sindaco di Roma se ogni giorno prende a mattonate chi dovrebbe sostenerlo? Il sospetto sollevato da Francesco Storace è più che legittimo. "Un dubbio: e se Carlo Calenda in realtà non ci pensasse proprio a fare il sindaco di Roma? Sono bastate 24 ore per sovvertire uno schema di gioco. La voglia di infierire su quelli che dovrebbero appoggiarlo è clamorosa, e del resto lo scrivevamo ieri: tutti ai miei piedi", scrive il vicedirettore de Il Tempo in un articolo su 7Colli.
calenda zingaretti
"'Io so’ io', lo ha dipinto da Marchese del Grillo il capogruppo del Pd all’assemblea capitolina, Giulio Pelonzi. Perché Carlo Calenda si è messo in testa di decidere tutto da solo e questo al primo partito del centrosinistra sarà difficile da digerire. A meno che Nicola Zingaretti non compia una delle consuete giravolte di cui è specialista. Ma ingoiare la protervia di Calenda sarà davvero complicato, anche perché non è più un mistero quello che dice non più solo privatamente. Il Pd non ha candidati all’altezza della sfida romana, dove va?", si chiede Storace.
FRANCESCO STORACE CON LA MASCHERINA
"Nemmeno potrà querelare chi gli dovesse dare del cialtrone. Visto che Calenda lo disse di sé alla sola ipotesi di candidatura a sindaco di Roma. In proposito c’è un video che impazza da ieri sul web", ricorda il vicedirettore de Il Tempo.
Per il momento Calenda non fa altro che prendere a "mattonate il Partito democratico, che se le sta un po’ cercando. Ne potrebbe approfittare il centrodestra, che per ora non dà segnali di vita quanto alla ricerca dell’alfiere che dovrà portarlo alla vittoria. Eppure ci sono molti parlamentari di Roma – e anche consiglieri regionali con le loro preferenze individuali – che potrebbero affrontare la sfida per il Campidoglio senza troppi patemi d’animo. Ma si attende non si sa che cosa, come se non si sapesse già chi è disponibile e chi no", si legge nell'articolo di Storace.
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fratello cirinnà - retata contro il clan senese