Estratto dell'articolo di Giulia Cazzaniga per “La Verità”
gianni morandi al bano massimo ranieri sanremo 2023
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Ma a Sanremo ci vorrebbe tornare anche nel 2024.
«Ho un brano pronto da mesi e l’anno prossimo vorrei proporlo. Lo stavo per far sentire ad Amadeus per questa edizione, quando lui mi ha detto dell’idea di Morandi e Ranieri. La avevo avuta io stesso nel 1996. Come facevo a dir di no? È stato meraviglioso e li ringrazio».
Si canta insieme a voi per nostalgia dei tempi andati?
«Si canta con noi perché abbiamo cantato la nostra storia musicale, in parte. Siamo veri, fin da ragazzini».
al bano sanremo 2023
Una verità che come si conquista?
«Siamo tutti e tre figli di un’epoca di sana e onesta povertà, di un sano proletariato. Non abbiamo avuto la possibilità di studiare, ma possiamo dire a testa alta che ci hanno dato la laurea all’università della vita».
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Ha annullato i concerti in Russia.
«Purtroppo sì. Di messaggi dei fan me ne arrivano ancora. Solo se arriverà la manna della pace, tornerò».
AL BANO BRINDA CON PUTIN
Si parla più di armi che di pace.
«Ho imparato che tutte le cose finiscono».
Ci racconta di quando conobbe Putin? Lo ha descritto in passato come l’uomo più filo-occidentale della Russia.
«Putin l’ho vissuto, l’ho visto da vicino molte volte. Ci sono cose che non possono essere descritte, gesti altrui che fanno capire come stanno le cose al di là delle parole. Ho assistito all’armonia tra lui e Berlusconi. Filo-occidentale, sì, lo era certamente. D’altra parte dimentichiamo che sono gli architetti italiani ad aver costruito San Pietroburgo. Quanti teatri che ci sono a Odessa… I russi non hanno mai odiato l’Occidente, certo difendendo le proprie radici».
henrikh mkhitaryan al bano
Poi? C’è chi ha perso la testa?
«Non mi faccia parlare troppo, non val la pena».
Ma è vero che ha scritto a Putin una lettera, per implorarlo a fermarsi? Ha ricevuto risposta?
«Fake news del web, nessuna lettera. Quel che dovevo dire l’ho detto in tv senza paura. E l’ho detto da amico. Certo che qualcosa oggi è cambiato, ma vorrei ricordare che quando i russi su invito di Castro stavano portando i missili a Cuba, Kennedy alzò il telefono e chiese a Krusciov chi sarebbe stato il padre di una terza guerra mondiale, chi si assumeva le responsabilità e le conseguenze. Lui capì e si fermò. Non le pare che Putin lo avesse fatto capire, in passato, che ci sarebbero state conseguenze? Ovvio: l’invasione è ingiustificabile».
Ad Est la amano molto.
AL BANO BRINDA CON PUTIN
«“Libertà” fu la canzone che cantavano durante la rivoluzione romena contro il regime di Ceausescu, lo sa? Un brano magico. Ci ho messo 9 mesi per scriverlo. È stupendo quando si riescono a sposare la sonorità di un testo e quella della musica. Scrivevo e cancellavo, e reimpastavo… e poi la canzone è arrivata, in un momento sul terrazzo di casa mia».
AL BANO TENUTE CELLINO
Musica è anche politica?
«Pensi a Giuseppe Verdi, il suo “Va pensiero”, e a quando scrivevano sui muri “Viva Verdi” per il re».
Poi se ne impadronì la Lega Nord, di quel brano.
(Ride) «Eh va beh, ogni tanto qualche sgarbo lo fanno, i politici».
Di recente, in Polonia ad esempio, ha cantato anche insieme a Romina Power.
«Concerti sempre strapieni. Quando richiedono il duo artistico, noi ci siamo. Per il resto, poi, nel 2000 ho conosciuto una donna che è stata la mia seconda primavera, Loredana, e che mi ha regalato due figli anche loro straordinari. Basta sperare e le cose si avverano».
al bano fa le flessioni sul palco sanremo 2023
Quanto conta la musica oggi, e quanto la trasgressione o il far parlare di sé, perché una canzone abbia successo?
«In Italia abbiamo il Vaticano, e quando si entra lì si sa che occorre comportarsi da buoni cristiani. Con un vestiario consono, e non certo scosciati e mezzi nudi. Beh, Sanremo per me è un po’ la stessa cosa. Non parlo di sacralità, ovviamente, ma certi gesti che ho visto credo mirassero a rovinare il tempio della musica. Ma non ci riusciranno».
L’ha fatta arrabbiare l’appello di Fedez sulla cannabis?
«Davvero c’è stato? Ho avuto poco tempo per guardare tutto, impegnato com’ero per l’esibizione».
gianni morandi al bano massimo ranieri sanremo 2023 2
Sì. Ma lei non l’ha mai provata, una canna?
«Una volta sì, per capire l’effetto. E, giuro, non capisco come la gente si possa rovinare la vita con questa porcheria. Che fastidio… dovevo scrivere e scrivevo in verticale, non ero padrone di me, e lo avvertivo. Ma come si fa? Poi Fedez faccia quel che vuole, si fumi quel che vuole. Ma perché deve farne una religione per gli altri? Mi sembra che l’Italia abbia abbastanza problemi».
Dicono lei sia di destra.
«Mamma mia, ancora. Ripeto sempre che ho votato a sinistra, a destra e al centro. Mai per ideologia, sempre per l’uomo che pensavo potesse dare una mano a risollevare l’Italia».
E pure la donna?
al bano, promina power, yari e ylenia
«Se mi chiede se mi piace Meloni le rispondo che sì, mi piace. Ha una gran bella personalità, mi pare».
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Ho letto di una sua crisi di fede negli anni Novanta. Legata ad avvenimenti dolorosi della sua vita.
AL BANO BRINDA CON PUTIN
«Forse ho sbagliato, ad avere qualche diverbio con Dio. Penso che sia l’esperienza umana, però. Un atto d’amore non calcolato bene. Ho imparato l’umiltà. E dopo la ribellione ho concluso che senza la fede vivo peggio, vivo il male due volte. Ma io mai mi lamento, sono fortunato».
Perché ha successo?
morandi al bano ranieri
«Perché ho scoperto la dolcezza del volo della musica. Pure se non fossi diventato un cantante professionista, la musica è il mio “tappeto volante”. Mi ha aiutato a sognare e a realizzare i miei sogni».
al bano e romina power lecciso al bano 1 al bano romina power