Estratto dell’articolo di Davide Frattini per il "Corriere della Sera"
Yahya Sinwar in fuga nei tunnel di hamas 2
Lo avrebbero riconosciuto dalle orecchie, anche se la luce è poca, l’illuminazione nel buio della galleria arriva dalle torce tenute dal gruppo. Yahya Sinwar è con la moglie, i tre figli — la bambina tiene in braccio una bambola — e uno dei fratelli. Il video diffuso dall’esercito risalirebbe al 10 ottobre, ai primi di questi 130 giorni di guerra, sarebbe stato ripreso da una telecamera di sicurezza lasciata nel tunnel dai fondamentalisti e recuperata dai soldati israeliani quando sono scesi là sotto poco tempo fa.
Altre immagini mostrano le stanze in cui stava Sinwar, sotto Khan Younis: i materassi, i bagni, i vestiti di ricambio, i sacchi con milioni in contanti. Le truppe hanno ricostruito il percorso del capo dei capi di Hamas, che si muove in ciabatte e camicia a maniche corte.
Yahya Sinwar in fuga nei tunnel di hamas
Gli americani — che ribadiscono «a Gaza sono stati ammazzati troppi civili», la maggior parte dei quasi 29 mila morti — insistono perché il premier Benjamin Netanyahu presenti un piano per l’evacuazione della popolazione ammassata a Rafah prima dell’offensiva minacciata sulla città. Le truppe per ora continuano la pressione su Khan Younis, dove è nato e cresciuto il pianificatore della mattanza del 7 ottobre nel sud di Israele, le battaglie si sono ormai addentrate nei cunicoli blindati, è ancora lì che Sinwar si nasconderebbe […]
Il New York Times ha potuto vedere le immagini classificate del bunker con diramazioni costruito sotto l’ospedale Al Shifa, i portavoce dell’esercito hanno ripetuto che la clinica più grande di Gaza faceva da copertura al quartiere generale di Hamas. «I soldati hanno trovato — scrive il quotidiano americano — una galleria che si estende oltre l’ospedale e probabilmente si collega al resto della rete. In una stanza appaiono cavi per computer e per le comunicazioni».
ANTONY BLINKEN - BENJAMIN NETANYAHU
David Barnea, il capo del Mossad, va e torna dal Cairo accompagnato dal messaggio dei famigliari: «Portaci un’intesa». I mediatori egiziani — spiega l’agenzia Associated Press — sono ottimisti, «ci sono stati progressi significativi», mentre una fonte diplomatica occidentale conferma che sul tavolo c’è una tregua di sei settimane in cambio della liberazione dei rapiti, da definire la durata totale della pausa e il numero di detenuti palestinesi che verrebbero rilasciati: «La parte più difficile».
È la stessa equazione saltata dopo il rilancio di Hamas considerato «delirante e inaccettabile» dal premier Benjamin Netanyahu. I servizi israeliani dicono che Sinwar abbia perso i contatti e non abbia potuto valutare la proposta precedente. Questa volta ai colloqui in Egitto partecipa anche Khalil al-Hayya, considerato vicino al boss in fuga.
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