Estratto dell’articolo di Matteo Persivale per il “Corriere della Sera”
PRAS MICHEL
[…] Il processo pare uscito da un film dei fratelli Coen: […] imputato il rapper Pras dei Fugees, convitato di pietra il miliardario malaysiano Low Taek Jho […], ora svanito nel nulla e accusato di una lunga serie di reati finanziari. Low avrebbe pagato Pras, uno dei suoi numerosi amici celebri, perché intercedesse per lui (o meglio per i suoi mandanti, tra cui il governo cinese) nel mondo politico americano.
jho low 2
È stato anche accusato di aver preso denaro dalla Cina per fare pressioni sui funzionari statunitensi affinché estradassero in Cina un dissidente con sede negli Stati Uniti, Guo Wengui. Il rapper ha sostenuto di essere stato ingenuo, e ha definito «free money», soldi in regalo, quelli che Low gli versava con sollecitudine. Il verdetto: colpevole. Ora rischia vent’anni per aver usato soldi stranieri per aiutare Jho Low e il governo cinese ad avere accesso a politici americani. DiCaprio nel 2015 ebbe l’intelligenza di chiudere i rapporti con Jho Low e al processo non è imputato di nulla.
jho low e leonardo dicaprio
Low aveva finanziato la fondazione per l’ambiente di DiCaprio e il suo Wolf of Wall Street , e l’attore l’aveva ringraziato dopo la vittoria del Golden Globe. «Lo conobbi a Las Vegas, intorno al 2010, mi dissero che era un prodigio degli affari. Portava gli amici a feste pazzesche, una volta ci portò tutti a fare Capodanno in Australia col suo aereo privato e poi subito tutti a Las Vegas per il Capodanno anche lì».
Il rapper Pras […] aveva aiutato il finanziere a orchestrare una serie di campagne di lobbying per influenzare il governo degli Stati Uniti sotto Obama e poi Trump. Dieci gravi capi d’accusa tra i quali l’aver agito come «agente straniero», ostruzione alla giustizia, falsificazione di documenti finanziari di campagne elettorali. […]
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