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    AGLI UCRAINI SERVONO ARMI, NON PACCHE SULLE SPALLE – AL QUARTO GIORNO DI GUERRA L’EUROPA SI È SVEGLIATA E HA INIZIATO A PROMETTERE IL RIFORNIMENTO DI MUNIZIONI A KIEV. IL NOSTRO PAESE FARÀ LA SUA PARTE: LUNEDÌ IL CDM DOVREBBE ESAMINARE UN DECRETO AD HOC. MA C’È L’INCOGNITA IN PARLAMENTO, DOVE SERVIRÀ IL SOSTEGNO DI TUTTI – NEL FRATTEMPO GUERINI MOBILITA 3400 MILITARI E INVIA 4 EUROFIGHTER IN ROMANIA


     
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    Francesco Grignetti e Ilario lombardo per “La Stampa”

    MARIO DRAGHI LORENZO GUERINI MARIO DRAGHI LORENZO GUERINI

     

    Gli ucraini chiedono armi e munizioni per la loro resistenza, non pacche sulla spalla. E al quarto giorno di guerra, le capitali della Ue - dopo la decisione degli Stati Uniti di inviare armamento «letale» per 350 milioni di dollari e una analoga della Gran Bretagna - hanno deciso di non restare più alla finestra. Macron ha promesso armi. Il Belgio annuncia l'arrivo di mitragliatrici. I polacchi e i baltici sono già all'opera.

     

    lorenzo guerini in visita a riga in lettonia lorenzo guerini in visita a riga in lettonia

    La Germania, per bocca della sua ministra degli Esteri, spiega al mondo: «Aiuteremo i soldati ucraini che combattono per il loro paese con armi anticarro e missili Stinger». Anche l'Italia farà la sua parte, e contribuirà a quello che, secondo il premier Draghi, deve passare come «un messaggio politico inequivocabile» di tutta l'Europa da consegnare a Putin, per convincerlo a fermarsi.

     

    draghi scholz draghi scholz

    La decisione, infatti, sarà oggi sul tavolo del vertice a distanza tra i ministri degli Affari esteri dell'Ue. Per allinearsi ai partner il governo italiano è già al lavoro su un nuovo decreto, perché quello appena licenziato, e che non è ancora neppure arrivato in Parlamento, concedeva agli ucraini solo materiale «non letale», ossia elmetti e giubbotti antiproiettile, per 12 milioni di euro.

    daniele franco lorenzo guerini luciana lamorgese sergio mattarella daniele franco lorenzo guerini luciana lamorgese sergio mattarella

     

    Forse già lunedì il Consiglio dei ministri esaminerà un nuovo decreto «hard», che potrebbe arrivare a contenere missili anticarro e antiaereo. La svolta italiana arriva in due tempi. Draghi al mattino parla con Zelensky e gli annuncia che non lo deluderà né sul circuito internazionale dei pagamenti Swift, né sull'armamento: «L'Italia fornirà all'Ucraina assistenza per difendersi», è la frase più significativa del comunicato di Palazzo Chigi che ricostruisce la telefonata con il presidente ucraino. Ma nelle riunioni il tono è stato drammatico.

     

    lorenzo guerini lorenzo guerini

    «L'Ucraina è un bastione che deve resistere e lo deve fare anche per noi europei». Il senso è che l'Europa, per evitare di scivolare davvero verso la terza guerra mondiale, deve armare gli ucraini. E deve nella sua compattezza, come conferma la nota del presidente del Consiglio Europeo, Michel: «Difesa europea in azione a sostegno dell'Ucraina.  Faciliteremo la consegna di aiuti militari, l'Ucraina democratica prevarrà».

     

    Certo, resta qualche incognita. Per esempio, in Parlamento bisognerà assicurarsi il sostegno di tutti i partiti, compresi Leu, Pd, M5S. Nel frattempo, 4 Eurofighter vanno in Romania con compiti strettamente difensivi. «L'Italia - ha spiegato il ministro Guerini - sta contribuendo con rapidità e convinzione alle decisioni prese in ambito Nato»

    lorenzo guerini fine della missione italiana in afghanistan 5. lorenzo guerini fine della missione italiana in afghanistan 5.

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