Giordano Stabile per www.lastampa.it
al sisi
Il 20 maggio scatta il Ramadan e in Egitto è tempo di soap opera, da vedere tutto il giorno per ammazzare il tempo del digiuno. Le serie egiziane sono popolarissime nel mondo arabo e fino a pochi anni fa parlavano soprattutto di amore, difficoltà della vita quotidiana, o del glamour nella vita delle persone di successo.
C’erano anche serie storiche, sul mondo islamico, ma ora il presidente Abdel Fatah Al-Sisi ha imposto una svolta patriottica. Ha ordinato agli sceneggiatori di cambiare temi e puntare su temi che coinvolgono le forze armate oppure mettono in luce la malignità dei Fratelli musulmani. Le serie tv non devono soltanto divertire ma «educare» il popolo egiziano. Chi non si adegua non riuscirà a mandare in onda le sue produzioni.
AL SISI DI MAIO
«Sani principi»
Al-Sisi ha preso di mira le telenovela una prima volta in un discorso del 2017, in un discorso che elogiava i «sani principi» delle vecchie serie prodotte dalla tv di Stato e criticava le produzioni più recenti. Negli anni seguenti i funzionari statali hanno cominciato a fare pressioni e a censurare le produzioni.
kamla abu zikry
Una delle registe più celebri, Kamla Abu Zikry, autrice di film impegnati come «Un giorno per donne» ma anche di serie leggere, ha denunciato la situazione su Facebook, mentre l’attrice Ghada Abdel, protagonista di serie dal successo immenso, come «Hekayet Hayah», ha rivelato di essere stata minacciata dalle autorità perché non lavorasse più a telenovela non in linea con il nuovo dettato presidenziale.
putin al sisi
L’ombra dei servizi
In soli due anni il numero delle serie tv è calato drasticamente, e quest’anno non dovrebbero superare le 18, contro una quarantina in totale fino a poco tempo fa. La maggior parte sono prodotte dalla casa Synergy, posseduta da Tamer Morsy, il patron dell’Egyptian Media Group, un’azienda legata ai Servizi d’Intelligence. Morsy ha comprato gran parte delle rete televisive private, secondo il giornale di opposizione Mada Masr, e imposto di fatto un monopolio nel settore.
amr waked 1
Nuove linee guida
Un direttore, rimasto anonimo, ha rivelato al New York Times, che gli sceneggiatori hanno ricevuto l’ordine di seguire alcune linee guida: glorificare le forze armate, attaccare i Fratelli musulmani, promuovere una visione conservatrice della famiglia, incoraggiare i giovani a obbedire a genitori e autorità, evitare tutti i riferimenti alle tensioni sociali che hanno portato alla rivolta del 2011, quando venne deposto il presidente Hosni Mubarak.
Intellettuali nel mirino
amr waked,
Anche il mondo intellettuale che ruota intorno alle serie tv è finito così nel mirino della censura. Lo scorso gennaio l’attore Amr Waked, protagonista del film «Syriana» ha rivelato su Twitter si essere stato condanno a otto anni di carcere per aver criticato il presidente Al-Sisi. Il sindacato degli attori lo ha espulso e da allora Waked vive in Europa. Più di recente anche il più celebre scrittore egiziano, Alaa al-Aswani, autore di «Palazzo Yacoubian», ha rivelato di essere stato incriminato da un tribunale militare “per incitamento all’odio” nei confronti del regime. Il controllo di Al-Sisi sulla cultura, alta o popolare che sia, è sempre più stretto.
VIGNETTA GIANNELLI - AL SISI COLLABORA SUL CASO REGENI AL SISI alaa al aswani 1 AL SISI E MORSI TRUMP E AL SISI AL SISI CON SALMAN AL SAUD alaa al aswani