Pier Paolo Filippi per “il Messaggero”
Giovedì pomeriggio, via del Mascherino, zona Prati. Mentre un anziano e distinto signore scarica i bagagli di ritorno dalle vacanze, un uomo passa veloce, infila un braccio nel finestrino e arraffa un borsello di cuoio per poi fuggire.
ASOR ROSA
La vittima del furto con destrezza, come ne capitano a centinaia ogni giorno sulle strade di Roma, è il professor Alberto Asor Rosa, noto critico letterario, che oggi non si dà pace. «Dentro non c'era niente di prezioso, ma qualcosa per me di valore inestimabile: l'agendina con i numeri di telefono di una vita», racconta lo scrittore, politico (da sempre vicino all'estrema sinistra) e docente universitario, che fra sette giorni compirà 86 anni.
«Forse sono stato un po' pollo, certo oggi in strada può accadere di tutto - prosegue - Non ci siamo accorti di niente, né io né la domestica che mi stava aiutando. Probabilmente in quel momento ero chino o girato per scaricare le valigie, ma devo riconoscere che il ladro è stato veloce come un fulmine».
ASOR ROSA
Sulle prime il professore avrà pensato ad un esproprio proletario, per poi realizzare che si trattava di un banale furto. E che la preziosa agendina non c'era più. Dentro, i numeri di scrittori, saggisti, colleghi docenti delle università italiane e internazionali: insomma un compendio di relazioni tra studio, insegnamento e letteratura.
«Non ci spero troppo, ma lancio comunque un appello: chiunque sia oggi in possesso di quell'agenda me la riporti se può», prosegue Asor Rosa. E grazie alla figlia Angela, che ha scritto un post sulla pagina Facebook del gruppo Prati in azione, è scattata la mobilitazione.
TAM TAM SOCIAL
«Il borsello conteneva una agendina coi numeri di una vita - ha spiegato la donna - Se per caso lo vedeste buttato da qualche parte, lo potreste consegnare ad un vigile o a qualche membro delle forze dell'ordine? Sarebbe veramente un bel gesto». Tra i tanti che negli anni hanno seguito le sue lezioni, o che si sono formati sui suoi libri, sono arrivati solidarietà ma anche suggerimenti. «Ho girato il suo post ad un amico vigile - ha subito risposto Irene, una residente del quartiere Prati - Speriamo bene, io in ogni caso aguzzo la vista».
alberto asor rosa
«Ho abitato per anni in via del Mascherino, lo dirò al portiere del palazzo in cui abitavo perché diffonda la voce - assicura Paola - Speriamo si siano disfatti della borsa non troppo lontano». Tra i consigli al professore, anche quello di guardare tra i rifiuti. «Le suggerisco anche di sentire l'Ama - continua la donna - Le borse e i portafogli rubati finiscono sempre più spesso nei cassonetti o vicino. È vero che i cassonetti vengono svuotati con tutto il contenuto, però può capitare che qualcuno, se avvisato, noti il borsello. Il portiere mi ha detto comunque che spargerà la voce».
Della vicenda se ne stanno occupando i carabinieri. Dopo il furto, Asor Rosa si è recato a via del Crocifisso nella stazione Cc San Pietro, dove ha sporto denuncia. «Mi rendo conto che anche per i carabinieri è come cercare un ago in un pagliaio - conclude il professor Asor Rosa - Spero solo che grazie al nostro appello possa ritrovare la mia preziosa agendina».