IDA MAGLI
Brani di Ida Magli pubblicati da “Libero Quotidiano”
Il modo migliore per ricordare Ida Magli, morta il 21 febbraio a 91 anni, e per far vivere il suo lucidissimo pensiero è farla parlare ancora. Per questo abbiamo selezionato alcuni brani dei suoi libri e delle sue interviste: per fornire un' idea, ovviamente estremamente limitata, delle sue opinioni. E, soprattutto, degli avvertimenti che ci ha dato, delle sue analisi su Europa, finanza, politica, immigrazione e ruolo delle donne. Ida Magli ha scritto tanti libri, tutti importanti.
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Qui ci siamo concentrati sul versante "politico" della sua opera, riprendendo per lo più interviste e brani di Dopo l' Occidente (BUR), il saggio che rappresenta un po' il concentrato della sua visione del mondo, e da cui si può cominciare a scoprire la straordinaria opera della più grande antropologa culturale che l'Italia abbia mai avuto. Questo è un piccolo tributo a lei e un invito ad approfondire la conoscenza dei suoi libri. Leggeteli: potrebbero cambiare la vostra vita.
IDA MAGLI gi
Il "politicamente corretto" costituisce ovviamente la forma più radicale di "lavaggio del cervello" che i governanti abbiano mai imposto ai propri sudditi. La corrispondenza pensiero-linguaggi è infatti praticamente automatica.
Inserire una distorsione concettuale in questa corrispondenza significa impadronirsi dello strumento naturale di vita cui è affidata la specie umana: l' adeguamento del sistema logico cerebrale alla percezione della realtà nella formulazione linguistica dei concetti, impedendone così anche qualsiasi cambiamento o trasformazione.
Non sappiamo chi sia stato a ideare un tale strumento di potere per dominare gli uomini e indurli a comportarsi secondo la volontà dei governanti, evoluzione terrificante di quella che un tempo si chiamava "censura". (...). Politicamente corretto. Non "corretto" dal punto di vista politico, ma "corretto" dal Potere. Politica e Potere sono la stessa cosa.
IDA MAGLI
L' OCCIDENTE
La fretta divora l' Occidente: l' assillo del non perdere tempo impedisce di accorgersi che in realtà non si produce quasi più nulla delle cose che contano: pensiero, scienza (il continuo sviluppo tecnologico non inganni: la tecnologia è soltanto applicazione della scoperta scientifica, non scoperta in sé), filosofia, letteratura, arte.
IDA MAGLI DOPO L'OCCIDENTE
Il mercato, la pubblicità, gli indici di Borsa hanno preso il loro posto e si ammantano di una "pienezza" di nuovo tipo: cambiano continuamente, aggiornano il mondo, minuto per minuto, della loro instancabile attività, delle loro avventure, delle loro trasformazioni in vincite e perdite, mentre gli uomini, la vita reale degli uomini, delle società, delle Nazioni,
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proiettata fuori dall' orizzonte di ciò che conta, affonda nell' indistinto, nell' amorfo, nel brulichio di quei frammenti non significanti e senza più nessuna possibilità di concatenarsi fra loro che stupiva e angosciava Robert Musil. È il brulichio delle innumerevoli vite che disintegrano un cadavere.
LA CRISI
omaggio italiani ida magli cover
È apparso all' orizzonte all' improvviso chi è riuscito a convincere il mondo che le Nazioni, gli Stati... l' Italia, possono "fallire"; anzi, che sono sul punto di fallire. Parola incredibile, priva di senso riferita a un popolo, a una Nazione, a uno Stato. Nessun "popolo" fallisce. Può morire; e muore. Ma chi osa definire la morte un "fallimento"? Nazione, Stato, sono "figura" dei popoli.
Non c'è nessuna Nazione, nessuno Stato, negli indici di Borsa. Non ci sono i popoli, il loro nome, la loro identità, la loro storia, il loro pensiero, il loro lavoro: non ci sono né nascite né morti, non ci sono né amori né pianti; non c' è quella "patria" per la quale si è data la vita cantando; non ci sono la poesia né la musica; non ci sono, infine, né religioni né speranze di eternità: nulla.
IDA MAGLI COSTANZO BAGET BOZZO gi
Si chiamano valori di Borsa, ma appunto, usurpando il termine "valore", i governanti-economisti hanno compiuto un' operazione matematicamente invalida: i valori dei popoli non sono riducibili a numeri. Non sono quantificabili in cifre. Non si possono né sommare né sottrarre al capitale delle monete. Una Nazione, insomma, non è il suo Pil. Questo allarme, dunque, è una truffa, una mostruosa truffa.
IL SUICIDIO
La morte dell' Italia è già in atto soprattutto per questo: perché nessuno combatte per farla vivere; persino perché nessuno la piange. È contro natura, contro la realtà dei sentimenti umani, ma è così: stiamo morendo, nel tripudio generale, con una specie di "suicidio felicemente assistito" dai nostri stessi leader, governanti e giornalisti. Non per nulla l' idea del suicidio assistito è nata in Occidente.
L' EURO
Adottando l' euro l' Italia ha rinunciato a battere moneta e di conseguenza ha perduto lo strumento principale della propria indipendenza. Non è più uno Stato sovrano e, come si è visto chiaramente con il passare degli anni, è costretta a pagare il denaro che le viene offerto dalla Banca centrale europea con interessi sempre più alti fino a quando non potrà più reggere.
padoan, ministro dell'economia (d), con il presidente della bce mario draghi
Siccome però la dicitura "Banca centrale europea" copre il fatto che i "soci-azionisti" di questa banca sono dei soggetti privati, in realtà gli Italiani, il loro lavoro, il loro patrimonio, il loro territorio, i loro redditi, le loro aziende si trovano a essere non soltanto sotto controllo, ma, a causa del debito, messi in garanzia degli stessi banchieri, "proprietà" di costoro.
IMMIGRAZIONE GERMANIA
L' IMMIGRAZIONE
Quali caratteristiche presenterà quella parte geografica del mondo che corrisponde all' Europa, in particolare all' Europa d' Occidente, verso la metà del 2000? Si può affermare con quasi assoluta certezza che la cultura che oggi siamo soliti indicare con il nome di "occidentale" e che la caratterizza, sarà quasi del tutto scomparsa. Si può anche presumere che il processo di estinzione avverrà molto rapidamente.
Il motivo è evidente: le culture vivono attraverso gli uomini che ne sono portatori. Verso il 2050 l' Europa sarà abitata da un gran numero di Africani insieme a gruppi di media consistenza di Cinesi e di Mediorientali, a causa della continua e massiccia immigrazione dall' Africa e dall' Oriente e dell' altissima prolificità di queste popolazioni, superiore in genere di almeno cinque volte a quella degli Europei.
MUSULMANI
Un tempo c' erano musulmani che producevano e pensavano, venivano per lo più dall' Egitto. Ma le civiltà muoiono. Quello che sapevano fare allora, non lo sanno più fare. I musulmani che vengono qui sono prima di tutto incapaci di pensare. L' islamismo organizza tutta la loro giornata e dunque anche la loro struttura psicologica. Anche per i cristiani del medioevo funzionava così, in gran parte.
I musulmani non avrebbero alcun problema a farci fuori subito. Ma non hanno bisogno di farlo. Noi ci ammazziamo già da soli. I musulmani sono tanti, talmente tanti... Di che cosa volete che abbiano paura? Sono in tanti e hanno un fortissimo senso di obbedienza al Corano. Credono che Allah li guardi e li protegga. Noi abbiamo perso tutto, invece».
PAPA BERGOGLIO
papa francesco strattonato in messico 5
Bergoglio non è un europeo, non sa niente di tutte le trame tipiche dell' Europa. Per giunta è molto accomodante. I gesuiti ce l' hanno come atteggiamento, quello di venire incontro agli altri. Era la tecnica di Ignazio: venire incontro alle persone che la pensano diversamente per non creare troppo attrito. Solo che la Chiesa di oggi o la salvi con forza, con severità, oppure con la misericordina non la salvi. Che ci fanno gli europei con la misericordina? La tattica di Bergoglio è fallita in partenza».
LE DONNE
'LA SESSUALITA' MASCHILE', IDA MAGLI
La nostra è una società che ha allontanato i maschi e ha preso il lato peggiore delle donne. Che sono aggressive, anche nell' eroticità. Devono sempre farti vedere il seno, le cosce. Per un maschio, oggi, forse è più attraente una donna musulmana col velo che queste qui. Il maschio la donna la deve anche un po' conquistare, deve esserci anche un po' di mistero, nell'erotismo.
Di una donna che è subito pronta a dare tutto, il maschio non sa che farsene. Io sono una donna e posso dire cose che sono in apparenza contro le donne e cioè che la scienza, l' arte, tutta l' attività intellettuale fino ad oggi è stata fatta dei maschi. Poiché oggi i maschi si sono allontanati, la nostra società è povera intellettualmente, culturalmente. Non è una società "femminilizzata", come dice qualcuno, ma malata, patologica. Dobbiamo immediatamente riprendere il controllo. E tocca ai maschi riprenderlo».