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    QUALCOSA PEGGIORE DEL TRASH? LA TV INTELLIGENTE DI AUGIAS - GRASSO: “VOLEVA SMETTERE CON LA TELEVISIONE E ORA CONDUCE ‘VISIONARI’ SU RAITRE. UNA TV ALTA, IRRAGGIUNGIBILE. E PER PARLARE DI LEOPARDI INVITA ELIO GERMANO...”


     
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    Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

     

    aldo grasso aldo grasso

    Leopardi, ah Leopardi! Ci sono serate in cui uno sconta tutta la sua inadeguatezza, la sua miseria intellettuale. Nel notturno leopardiano di Rai3, i sensi fremono di metafisica trasvalutazione. Grazie Augias, grazie Corrado di esistere! Una piccola premessa. Qualche tempo fa, ospite del salotto della collega Daria Bignardi, in sofferenza per i numerosi impegni culturali e per i libri da scrivere, Augias si abbandonò al pessimismo cosmico: «Basta tv, vorrei dedicare questa ultima parte della mia vita ad altre cose».

     

    Stava leggendo Leopardi. Ma gli è bastato leggere Edward O. Wilson per cambiare idea: «Avevo detto di non voler fare più tv… Ma il direttore di Rai3 è stato così affettuoso e insistente da convincermi ad accettare questa nuova sfida. Può sembrare velleitario, ma vogliamo fare una tv alta» («Visionari», lunedì, ore 23.15).

    corrado augias e enrico lucci corrado augias e enrico lucci

     

    La tv alta, la tv irraggiungibile, la tv intelligente. Per parlare di Leopardi, Augias invita una professoressa che è l’incarnazione perfetta delle professoresse democratiche, quelle che guardano solo Rai3. E poi invita Elio Germano, che per il solo fatto di aver interpretato il poeta al cinema si sente pensiero poetante.

     

    E così, sospesi fra un’intonazione barocca e una dilatazione assoluta, scopriamo che Giacomo ha abbandonato Recanati per «vedere cosa c’è dietro la siepe», che «aveva una madre anaffettiva», «che era gay», che «amava cibi saporosi» (Leo fritto misto e ajo, ojo e peperoncino!), che «era nichilista», che «amava gelati, sorbetti e cannellini di Sulmona».

    corrado augias e moglie corrado augias e moglie

     

    Augias e la prof. sono puristi, passeri solitari, e trovano molto, molto provinciale lo spot della regione Marche con Dustin Hoffman che legge «L’infinito». Orrore! Intanto, sul finale il regista infila di soppiatto un pezzo di Corrado Guzzanti nelle vesti dello studente Lorenzo. E tutto naufraga in parodia, com’è giusto che sia. «Spegnete la tv e accendete l’immaginazione», è l’ultimo invito del passero, dietro la siepe.

     

    AUGIAS AUGIAS

     

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