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    VENETO A MANO ARMATA! ALDO GRASSO E IL DOCUMENTARIO SKY SULLA PARABOLA DEL "COMPAGNO AVVOCATO" ENRICO VANDELLI, VICINO AGLI AMBIENTI DI AUTONOMIA OPERAIA CHE, ANCORA PRATICANTE, SI TROVA A DIFENDERE GLI IMPUTATI DEL PROCESSO DEL “7 APRILE” (SIAMO NEL 1979), QUELLO IN CUI LA CITTÀ DI PADOVA SI RIVELA SEDE DI IMPORTANTI CELLULE DEL TERRORISMO ROSSO – IL LEGALE FINIRÀ NEL DECENNIO SUCCESSIVO A DIFENDERE FELICE MANIERO, IL BOSS DELLA “MALA DEL BRENTA” E VENNE ACCUSATO DI AVERNE FAVORITO LA LATITANZA…


     
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    Aldo Grasso per corriere.it - Estratti

     

     

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    Negli anni Ottanta, il Veneto divenne Nord-Est». Sullo sfondo di una trasformazione economica e sociale che interessa un’intera regione italiana, si sviluppa parallelamente anche una vicenda complessa e articolata di criminalità, che finisce per intrecciarsi con la storia d’Italia.

     

    Il documentario «Fuorilegge – Veneto a mano armata», disponibile on demand sulla piattaforma Sky, affronta in tre episodi il mondo della malavita veneta, in una ricostruzione che aiuta a sistemare tasselli e misteri.

     

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    Tutto l’impianto narrativo ruota intorno alla figura di Enrico Vandelli, il «compagno avvocato», vicino agli ambienti di Autonomia Operaia che, ancora giovane praticante, si trova a difendere gli imputati del processo del «7 aprile» (siamo nel 1979), quello in cui la città di Padova si rivela sede di importanti cellule del terrorismo rosso. Una città borghese che si scopre crocevia di tensioni politiche, divisa tra gli estremisti di sinistra che stanziano in piazza dei Signori e avversari di destra nella zona del Caffè Pedrocchi.

     

    La parabola di Vandelli si sviluppa, quindi, in un contesto di provincia che improvvisamente assume una rilevanza nazionale; dall’esperienza di Radio Sherwood e della difesa nel «processo all’Autonomia», l’avvocato finirà poi nel decennio successivo a difendere Felice Maniero, il pericoloso boss della «mala del Brenta» e sarà coinvolto e accusato di averne favorito l’evasione dal carcere Due Palazzi; inizia per Vandelli un periodo di latitanza in Francia.

     

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    Il documentario, prodotto da Mariaromana Casiraghi e Paolo Bernardelli (quest’ultimo è stato tra gli autori del successo di «SanPa», la docu-serie su Muccioli e San Patrignano), alterna interviste con lo stesso Vandelli e altri esponenti dell’antagonismo rosso padovano di quegli anni, archivi e immagini d’epoca; uno spaccato di un’Italia locale che, come tanti altri territori in quegli anni, si trovò catapultata sulla scala nazionale.

     

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