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    “GLI OLIGARCHI SONO DEI TRADITORI O SONO RIMASTI AMICI DI PUTIN?” – ALDO GRASSO E LA PUNTATA DI “REPORT” SU CHI SI È ARRICCHITO SULLE ROVINE DELL’URSS: “IL PROGRAMMA HA INSISTITO SUL FATTO CHE GLI OLIGARCHI SONO FRUTTO IN BUONA PARTE DELL'OCCIDENTE, SOLO PERCHÉ GLI AFFARI SI FANNO DOVE ESISTE IL MERCATO. SE COSÌ FOSSE AVREBBERO TUTTO L'INTERESSE A DISARCIONARE PUTIN, A CONVINCERLO DI PORRE FINE ALLA GUERRA. A QUANTO PARE, PERÒ, IL LEGAME ECONOMICO È ANCORA COSÌ FORTE CHE…”


     
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    Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

     

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    Gli oligarchi sono gli uomini d'affari che hanno approfittato delle confuse privatizzazioni degli anni Novanta per impadronirsi delle maggiori risorse della Russia. Nel romanzo «Limonov», Emmanuel Carrère racconta la loro origine: «Il primo settembre 1992 erano stati spediti per posta a ogni russo con più di un anno di età buoni per il valore di diecimila rubli, il che corrispondeva alla quota di ogni cittadino nell'economia del Paese.

    Dopo settant' anni in cui in teoria nessuno aveva avuto il diritto di lavorare per sé ma soltanto per la collettività, l'idea era quella di stimolare l'interesse personale e favorire la nascita di imprese e proprietà private, insomma del mercato.

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    Purtroppo, però, a causa dell'inflazione, appena recapitati i buoni non valevano più niente. I beneficiari hanno scoperto che ci si poteva comprare tutt' al più una bottiglia di vodka. Così li hanno rivenduti in massa ad alcuni furbetti, che in cambio hanno offerto loro l'equivalente, diciamo, di una bottiglia e mezzo».

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    In Russia iniziava l'era del capitalismo selvaggio, senza regole del gioco, senza leggi, senza sistema bancario e fiscale. Report (Rai3) ha insistito sul fatto che gli oligarchi sono frutto in buona parte dell'Occidente, solo perché gli affari si fanno dove esiste il mercato. Inchiesta dunque sulle società off-shore, sui passaporti facili rilasciati da Cipro, sull'aeroporto di Grosseto in mano a un oligarca, sul marchio «Crazy Pizza» di Briatore (dove però c'è anche una partecipazione di Danilo Iervolino, il nuovo proprietario dell'Espresso ) e così via.

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    Gli oligarchi sono dei traditori o sono rimasti amici di Putin? Questa la vera domanda, perché se gli oligarchi fossero un prodotto dell'Occidente avrebbero tutto l'interesse a disarcionare Putin, a convincerlo di porre fine alla guerra. A quanto pare, però, il legame economico è ancora così forte che il più «occidentale» di tutti pare proprio Putin.

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