Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
LITE CALENDA RENZI - VIGNETTA DI GIANNELLI
C’ è una qualche differenza tra l’essere al centro dell’attenzione e l’essere al centro di un progetto politico di centro. Purtroppo non l’hanno capito, peccato. Nel giro di poche ore Carlo Calenda e Matteo Renzi hanno bruciato un sogno, quello del Terzo polo, il partito dei liberaldemocratici che avrebbe dovuto essere la pietra d’inciampo del populismo di destra e di sinistra. È finita male, con insulti reciproci, tweet al veleno e accuse indecorose. È finita a torte in faccia con i cronisti impegnati a trovare paragoni da commedia: Albano & Romina, Totti & Hilary.
Per consolidare un centro ci vogliono una comunione d’intenti e una forza centripeta: i due, invece, sembrano agiti da una forza caratteriale centrifuga che li tiene lontano da ogni fulcro. Secondo gli analisti, Calenda non ha fiuto politico, è litigioso, un twittarolo compulsivo, mentre Renzi ha strategia e visione ma è troppo impaziente.
Sembra la storia di Bouvard e Pécuchet, gli immortali copisti di Flaubert che volevano impadronirsi del Sapere. Il loro è sempre stato letto come il ridicolo naufragio di due bonshommes inebriati dal passo più lungo della gamba. E invece, riletta oggi, è una tragedia della politica, una sorta di patetico delirio, svolazzante, quando il narcisismo delle scelte ci impedisce di sottrarci al luogocomunismo demagogico.
VIGNETTA DI NATANGELO SU RENZI E CALENDA LE POLTRONE DI MATTEO RENZI - BY MACONDO italia morta meme di emiliano carli sul divorzio tra renzi e calenda meme sul divorzio tra renzi e calenda carlo calenda contro renzi 3 carlo calenda contro renzi 1 meme sul divorzio tra renzi e calenda