Chiara Valerio per “Robinson - la Repubblica”
efestione alessandro magno
Ho capito quanto Alessandro Magno fosse una icona gay - e invero cosa fosse una icona gay - quando, nei primi anni Novanta, ho visto su MTV, l’anime Alexander. Lì Alessandro Magno si rivela pure una icona queer e una icona camp. Nel cartone animato ha alcune sue caratteristiche - come la velocità - fuori di sé, incarnate in altre persone, e nuota ogni mattina in una piscina che ha la forma del Mediterraneo.
san sebastiano 2
L’icona gay, queer, camp che sia, insomma, non esiste in sé, ma in noi. E dunque, riconoscere una icona gay è una prova ontologica. Anche se non so dell’esistenza di che.
Di certo ce ne sono di imperiture, come San Sebastiano alla colonna trafitto dalle frecce, o Antinoo, del quale, dopo la morte, l'imperatore Adriano istituisce il culto. Ciascuno ha le sue icone gay non sempre comunicabili. C'è qualcosa di tragico però, in quasi tutte (se è vero, come credo, che l'eccesso sia una forma del tragico).
commodo 2
Alessandro Magno è invece una icona gay la cui aura non dipende da sfortuna o martirio ma da bellezza, ricchezza, possanza e da un amore felice (inteso come amore «che dura fino a quando uno dei due non muore»). Alessandro Magno è una icona gay che è in una coppia gay, con Efestione. Come Achille e Patrocio. Difficilissimo essere in coppia e rimanere una icona di qualsivoglia tipo, nel migliore dei casi si diventa una power couple perdendo però l'individualità.
Non c'è un numero fisso di icone gay e non si è per sempre icona gay. L'imperatore Commodo era una icona gay prima di essere interpretato da Joaquin Phoenix inguainato in un'armatura bianca ne Il gladiatore? Madonna a che punto della sua carriera è diventata una icona gay?
anime alexander 6
Per quanto lo sarà Gina Lollobrigida, che rosso vestita e tamburello munita balla la tarantella in una puntata di Falcon Crest del 1984? La produzione ininterrotta di meme porterà all'estinzione delle icone gay per commistione e confusione di contesto, o invece condurrà a una esplosione di icone queer? Ma tornando ad Alessandro Magno, dai primi mosaici visti da bambina sui libri di storia, per me è sempre stato una icona gay, anche se non sapevo bene che esistessero le icone e i gay. Rappresentava un orizzonte sul quale allungare desideri e aspirazioni, identificazioni pure. Ecco, forse le icone gay sono orizzonti, si spostano mano a mano che avanzi o recedi, e con te il tempo.
antinoo 3 antinoo anime alexander 4 gina lollobrigida anime alexander 5 achille e patrocio alessandro magno di ciro ferri alessandro magno 2 alessandro magno 1 anime alexander 1 alessandro magno 3 anime alexander 3 anime alexander 2 san sebastiano