Estratto dell’articolo di Gaia Piccardi per “il Corriere della Sera”
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[…] Alessia Mia Teresa Russo, 24 anni con furore da Maidstone, Kent, è l’attaccante che ha ricucito il buco nel cuore dei tifosi inglesi dopo la delusione dell’Europeo perso ai rigori a Wembley con la Nazionale di Mancini (una prece per il Mancio).
Alessia, numero 23 delle Leonesse di Sarina Wiegman, la ct olandese non meno predestinata di lei, figlia d’arte di Carol e Mario che tirava calci nella squadra della polizia locale, nonni originari della Sicilia emigrati in Inghilterra negli Anni 50, si è formata negli Usa, all’Università del North Carolina, e poi è tornata sull’isola a dettare calcio.
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Era la stella del Manchester United quando l’anno scorso qualificò l’Inghilterra alla finale dell’Europeo delle ragazze (poi vinto battendo la Germania a Wembley davanti a 87.192 spettatori impazziti) con un gol alla Svezia di tacco e spalle alla porta, un colpo di genio in mezzo a un’area affollatissima di gialloblù che scomodò paragoni con Messi (il soprannome, Lessi, non è stato scelto a caso), le valse il premio di rete più bella del torneo secondo la Uefa e la candidatura al Puskas Award.
Al Mondiale in Australia è arrivata da fresca giocatrice dell’Arsenal, prima calciatrice a valere un milione di sterline a stagione nella Women’s Super League, dimostrando subito che i soldi non hanno annebbiato il senso per il gol del talento più sfolgorante del calcio britannico. Pesantissime le tre reti messe a segno: alla Cina nella goleada del 6-1 nel girone, alla Colombia nei quarti, all’Australia di Sam Kerr in semifinale, prestazione impreziosita dall’assist per Ella Toone che ha aperto le marcature (3-1).
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E così domenica, nella finale tutta europea tra la Spagna delle furie rosse in polemica con il ct Vilda accusato di metodi troppo ruvidi (15 nazionali si erano dimesse con una mail alla vigilia del Mondiale) e l’implacabile Inghilterra dell’amatissima Wiegman, la prima dal 2007 senza gli Usa, ci sarà anche un pizzico di Italia.
È nei geni di Russo, bambina sorridente nella foto in maglia azzurra postata su Instagram in questi giorni dai fratelli maggiori Luca e Giorgio, la velocità dei piedi affinata per tempo su quella spiaggia del litorale laziale. Harper Beckham, ultimogenita del mito David, stravede per Lessi the italian, gli scarpini del trionfo europeo esposti in una teca nella Torre di Londra, i genitori saccheggiati di aneddoti dai tabloid nell’ultimo mese di un Mondiale bellissimo e rivoluzionario, che purtroppo la Nazionale italiana non è riuscita a onorare, che premia i progressi di Spagna e Inghilterra e riporta il vecchio continente sul tetto del mondo per la prima volta dal 2007, quinta di nove edizioni, quando fu la Germania ad alzare la coppa.
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«Danzava con il tutù — ha raccontato mamma Carol — ma non vedeva l’ora di spogliarsi per correre al campo di calcio». Ha preso molto peso durante il lockdown, si è messa a dieta. Niente di sconvolgente, giusto il tempo di ritrovare l’appetito per il gol.
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