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    ALFANOIDI A CINQUE STELLE - UN MANIPOLO DI GRILLINI RIBELLI AL GRILLO “PLAGIATO” DA CASALEGGIO PRONTI ALL’ADDIO DOPO IL V-DAY (‘STI MIRACOLATI, DOVE VANNO SENZA BEPPEMAO?)


     
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    Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"

    Una crepa che pian piano si allarga ogni giorno, inesorabilmente. La divisione tra fedelissimi e ortodossi tra i Cinque Stelle a Palazzo Madama sta virando verso il rischio scissione: una possibilità già ventilata quest'estate dopo i primi battibecchi interni via web e che ora ritorna a prendere quota.

    BEPPE GRILLO DAL TRENOBEPPE GRILLO DAL TRENO

    Le tensioni interne in questi mesi non si sono mai placate: da una eventuale apertura al Partito democratico alle discussioni sulla «parentopoli» degli assistenti parlamentari, per arrivare alle accuse allo staff di comunicazione e all'efficacia della piattaforma web voluta da Gianroberto Casaleggio. Troppi terreni di scontro tra le due anime del Movimento, troppi nodi irrisolti che potrebbero portare alla creazione di un gruppo autonomo al Senato in tempi brevissimi.

    «Presto ci saranno sorprese», avverte sibillina un'esponente pentastellata. In realtà, c'è anche chi ipotizza con relativa sicurezza i tempi del distacco: dopo il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi e dopo il V-Day in programma a Genova domenica primo dicembre si arriverà alla resa dei conti interna. E forse, entro fine anno, alla separazione. I dissidenti pronti a lasciare il gruppo sarebbero una decina circa. A loro si potrebbero unire i senatori già fuoriusciti dal Movimento.

    GRILLO A ROMAGRILLO A ROMA

    L'argomento-scissione tra i Cinque Stelle viene ormai dibattuto apertamente. Si parla perfino delle date. Qualche esponente teme «la solita ricaduta mediatica negativa, in grado di oscurare il V-Day» (appuntamento su cui Beppe Grillo punta per il lancio delle campagna elettorale in vista delle Europee e che dovrebbe vedere anche la presenza di «ospiti internazionali», ndr ).

    Tuttavia le porte per una soluzione meno traumatica del confronto rimangono ancora aperte. Alcuni senatori si trincerano dietro un «no comment», qualche diretto interessato però puntualizza. Come Elena Fattori, indicata tra i possibili scissionisti. La parlamentare si discosta dall'ipotesi: «Sono stata all'estero in missione ultimamente, onestamente di questa storia non so nulla. Anzi, smentisco un mio coinvolgimento. Per me il Movimento, con tutti i nostri difetti, rimane l'unica speranza per l'Italia».

    GRILLOGRILLO

    «Dispiace se questa è la soluzione che è stata scelta - sostiene l'ex capogruppo Vito Crimi - Dispiace anche perché ne veniamo a conoscenza da indiscrezioni dei media». Il senatore però getta anche un ponte verso chi potrebbe lasciare il gruppo: «Io spero che vengano a comunicarci eventuali scelte. Se le voci sono vere ne prenderemo atto, in caso contrario è tempo di superare le frizioni e concentrarci sul lavoro: abbiamo tanti impegni da portare avanti».

    BEPPE GRILLO E CASALEGGIO AL QUIRINALEBEPPE GRILLO E CASALEGGIO AL QUIRINALE

    Ermetico invece Francesco Campanella su Facebook: «Sant'Agostino disse felicemente "ama e fa ciò che vuoi" - scrive il senatore pentastellato -. Mi permetto di trarne, parafrasando, una regola per l'uomo politico: sii trasparente e fai (quasi) ciò che vuoi. I cittadini giudicheranno. Se sanno». Intanto ieri in serata si è svolta la riunione congiunta dei parlamentari: tema del giorno la riforma della legge elettorale. Un nuovo tassello in un puzzle già complesso.

    BEPPE GRILLO E GIANROBERTO CASALEGGIO ALLARRIVO IN SICILIABEPPE GRILLO E GIANROBERTO CASALEGGIO ALLARRIVO IN SICILIA BACI GRILLINIBACI GRILLINI

     

     

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