Nicola Lillo per la Stampa
angela merkel con aereo lufthansa in mano
Nella sede centrale del colosso tedesco Lufthansa, a Colonia, ci sarebbe una certa irritazione per come è stata finora condotta la partita per la vendita di Alitalia. I tedeschi sarebbero delusi dalla scelta dei tre commissari straordinari e del governo di non avviare una trattativa in esclusiva, che avrebbe portato alla chiusura di un primo accordo entro le elezioni, per arrivare così al «closing» finale nel giro di circa sei mesi.
Ora che la partita però si è riaperta con l' ingresso di Air France i tempi sono diversi. Una fonte che segue il dossier racconta che ormai non è più plausibile chiudere con uno degli interessati entro il 4 marzo, il giorno delle elezioni. Servirà altro tempo ed è quindi probabile che l' esclusiva venga avviata entro la fine di aprile (termine per la cessione, comunque prorogabile) da un governo che probabilmente non sarà quello attuale. Sono comunque Lufthansa e il tandem Air France-Easyjet i due gruppi in prima fila in questa delicata fase.
AIR FRANCE KLM
LA PROPOSTA INIZIALE
L' offerta presentata dai tedeschi alla fine dello scorso anno, considerata insufficiente dalla terna di commissari, avrebbe permesso a Lufthansa di fare un vero e proprio affare: comprarsi la compagnia con poche centinaia di milioni di euro (circa 250 milioni) e lasciare a casa un folto numero di dipendenti. L' entrata in partita di Air France-Klm ha stravolto le carte in tavola e ha irritato i tedeschi, che ora devono ripartire dall' inizio e per forza di cose alzare l' offerta.
COMMISSARI ALITALIA GUBIOSI PALEARI LAGHI
La sfida comunque resta a due, nonostante la presenza anche tra gli interessati del fondo americano Cerberus, dell' ungherese Wizz Air e di Delta Airlines. Quest' ultima però potrebbe anche allearsi all' ultimo con i francesi, con cui ha un accordo commerciale che coinvolge la stessa Alitalia.
IL RUOLO DELL' ESECUTIVO
A complicare la partita con gli acquirenti, oltre alla elezioni imminenti, avrebbe contribuito anche l' atteggiamento del governo. Tra i ministri che seguono il dossier non c' è una vera e propria unità di visioni. L' obiettivo comune è certamente quello di vendere l' ex compagnia di bandiera al miglior offerente, per garantire un futuro solido al marchio e ai dipendenti.
ALITALIA
C' è però chi spinge per una rapida soluzione per evitare l' incertezza dopo il voto e chi invece considera l' offerta dei tedeschi ancora troppo al ribasso, una sorta di svendita della nostra ex compagnia di bandiera. Questa situazione, spiega una fonte, avrebbe creato qualche difficoltà nelle ultime settimane. Ciò che è certo è che ora bisognerà ripartire da capo.
DELRIO CALENDA
Air France è in «data room» per consultare i conti del vettore e nelle prossime settimane presenterà una sua offerta, in tandem con Easyjet. Lufthansa, invece, che continua a mantenere i contatti con i commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, dovrebbe presentare una seconda proposta, dopo che la prima è stata respinta. Saranno questi due plichi di carte - con le strategie, gli esuberi e la cifra da pagare - a convincere la terna su chi si aggiudicherà la «New Alitalia». Sempre che il nuovo governo sia della stessa idea.