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    ALL’ASTA LA LETTERA CHE ISPIRÒ “SULLA STRADA” DI KEROUAC - SCRITTA DALL’AMICO NEAL CASSADY, FU DATA PER PERSA PER 60ANNI - TRA ALCOOL E SESSO E ALTI PICCHI DI COMICITÀ “È IL PIÙ GRANDE PEZZO DI SCRITTURA CHE ABBIA MAI VISTO, DA FAR RIBALTARE NELLA TOMBA MELVILLE E TWAIN" (KEROUAC)


     
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    Da http://www.theguardian.com

     

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    È stata chiamata la lettera che diede vita a un genere letterario. Un fiume in piena, un flusso inarrestabile di coscienza, 18 pagine di petardi e bombe a mano, il risultato di 16.000 anfetamine. Sono le parole scritte da Neal Cassady al suo amico Jack Kerouac, nel 1950.

     

    Dopo averle lette, Kerouac demolisce una prima bozza di “On the Road” e, nel corso di tre settimane di scrittura serrata, riadatta il romanzo allo stile di Cassady, che sarebbe a breve diventato noto come la letteratura Beat.

     

    Poco prima della sua morte, Kerouac disse che la lettera avrebbe trasformato la sua musa di controcultura, Cassady, in una figura letteraria torreggiante. Ma che purtroppo era andata perduta. In realtà non lo era e lo scopriamo solo 60 anni più tardi. Joe Maddalena della casa d'aste “Profiles in History”, nel sud della California, lancerà la lettera in vendita il 17 dicembre.

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    La lettera verrà offerta come parte di una collezione che comprende saggi di Cummings, Kenneth Rexroth, Robert Penn Warren e altre figure letterarie di spicco. Ma Maddalena crede che le attenzioni degli offerenti si concentreranno tutte sulle fitte 18 pagine di Cassady, che descrivono la visita alla sua città natale, tra alcool, sesso e alti picchi di comicità.

     

    “È il seme della letteratura Beat. Ci sono voci e leggende che girano sul suo conto", ha detto Maddalena.

     

    Kerouac intervistato dal “The Paris Review” nel 1968, raccontò che il poeta Allen Ginsberg aveva prestato la lettera a un amico che viveva in una casa galleggiante, nel nord della California. Secondo Kerouac, l'amico l’avrebbe a un certo punto lasciata cadere in mare.

     

    "La lettera era mia, di mia proprietà. Allen non avrebbe dovuto essere così imprudente, nemmeno il ragazzo sulla casa galleggiante," ha detto.

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    Kerouac la descrive così: “È il più grande pezzo di scrittura che abbia mai visto, meglio di chiunque in America, o almeno abbastanza da far ribaltare nella tomba Melville, Twain, Dreiser, Wolfe, e non so chi. "

     

    Si scopre che Ginsberg in realtà la stava cercando di pubblicare inviandola alla Golden Goose Press, di San Francisco. Lì rimase, chiusa e imbustata per anni, e per poco non fu buttata nella spazzatura.

     

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    Per fortuna, il performer e artista di Los Angeles Jean Spinosa, trovò la lettera e la passò a Maddalena, un abile commerciante famoso nel mondo dei documenti storici e dei manufatti della cultura pop, per autenticarla. Fu difficile stimarne il valore, dato che era un pezzo autentico, ma sconosciuto.

     

    "È di un valore inestimabile", ha detto lo storico e biografo di Kerouac, Dennis McNally. "Sembra esser schizzata fuori dal cervello di Neal Cassady e aver ispirato Kerouac viaggiando nella direzione della spontaneità incontrollata della scrittura."

     

     

     

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