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    ALLA CORTE DI XI – EMMANUEL MACRON E URSULA VON DER LEYEN OGGI ARRIVANO A PECHINO. OBIETTIVO PRINCIPALE DEL VIAGGIO È CONVINCERE XI JINPING A CHIAMARE ZELENSKY PER DISCUTERE UN PIANO DI PACE – L'UE PUNTA A SMARCARSI DAGLI STATI UNITI, CONVINTA CHE IL DRAGONE POSSA CONVINCERE PUTIN A SEDERSI A UN TAVOLO PER UNA TREGUA – MA IN AGENDA CI SONO ANCHE LE QUESTIONI ECONOMICHE TRA CINA ED EUROPA (NON A CASO MACRON SI PORTA DIETRO UNA DELEGAZIONE DI 50 AZIENDE…)


     
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    Estratto dell'articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”

     

    emmanuel macron ursula von der leyen 5 emmanuel macron ursula von der leyen 5

    L'Europa è convinta che la Cina possa giocare un ruolo cruciale nell'auspicabile processo di pace che prima o poi dovrà porre fine alla guerra in Ucraina. E a differenza degli Stati Uniti intende battere tutte le strade per convincere il presidente Xi Jinping a fare pressioni sulla Russia.

     

    Anche per questo Ursula von der Leyen ed Emmanuel Macron, oggi a Pechino, insisteranno con il leader cinese e gli chiederanno di parlare con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ancora aspetta una chiamata per discutere del piano di pace.

     

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    EMMANUEL MACRON XI JINPING EMMANUEL MACRON XI JINPING

    Ma in agenda non ci sarà soltanto il tema dell'invasione russa: Macron e von der Leyen intendono riannodare i fili di un più ampio discorso che riguarda l'insieme dei rapporti tra la Cina e l'Europa (e ovviamente tra la Cina e la Francia) dopo le turbolenze nelle relazioni dovute anche alla pandemia. Del resto l'ultima visita di Macron in Francia risale al 2019, mentre l'edizione 2021 del summit Ue-Cina era stata sospesa in seguito alla decisione di congelare l'accordo sugli investimenti.

     

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    macron xi jinping con peng e brigitte macron xi jinping con peng e brigitte

    L'incontro servirà proprio a rimettere ordine nelle tormentate relazioni tra Ue e Cina, con la presidente della Commissione europea che cercherà di portare al tavolo una sintesi delle posizioni degli Stati membri, che in molti casi sono estremamente diverse tra di loro (tanto che il dossier sarà in agenda al Consiglio europeo di giugno).

     

    Si va dalla linea dura promossa dai Paesi come la Lituania, reduce da un'aspra crisi diplomatica con Pechino, a posizioni più accomodanti come quelle portate avanti dalla Germania (del resto il cancelliere Olaf Scholz si era recato in Cina già a novembre). La Francia preme per rilanciare i rapporti, soprattutto dal punto di vista economico: anche per questo Macron viaggia con una delegazione composta da circa 50 grandi aziende che puntano a siglare accordi commerciali.

     

    xi jinping ursula von der leyen summit ue cina xi jinping ursula von der leyen summit ue cina

    Agli occhi dei cinesi, viaggiando al fianco di Macron, von der Leyen viene un po' vista come "il poliziotto cattivo". Del resto nel faccia a faccia non mancheranno i riferimenti alla situazione di Taiwan e al rispetto dei diritti umani. Tra i due è indubbiamente la presidente della Commissione a sostenere una linea un po'più filo-americana, ma il suo discorso della scorsa settimana è stato molto chiaro: von der Leyen ha cercato di delineare quella che dovrebbe essere la strategia europea nel rapporto con la Cina che «è uno dei più complessi al mondo». Perché, ha aggiunto, «il modo in cui lo gestiamo sarà un fattore determinante per la nostra futura prosperità economica e sicurezza nazionale».

     

    XI JINPING VLADIMIR PUTIN XI JINPING VLADIMIR PUTIN

    […] Ma al tempo stesso è decisa a portare avanti una linea non di rottura, ma di "riduzione dei rischi" (de-risking). L'accordo sugli investimenti, per esempio, dovrà essere rivisto alla luce del mutato quadro internazionale e della postura cinese. La leader della Commissione europea vuole un riequilibrio nelle relazioni commerciali e soprattutto punta a ridurre al minimo la dipendenza da Pechino in alcuni ambiti, come l'import di materie prime.

     

    XI JINPING VLADIMIR PUTIN 2 XI JINPING VLADIMIR PUTIN 2

    L'esperienza del gas con la Russia è un errore che l'Ue non può più permettersi di ripetere. Ma l'Europa non vuole tagliare i ponti con la Cina come auspicano gli Stati Uniti. «È fondamentale garantire la stabilità diplomatica e le linee di comunicazione aperte con la Cina», ha detto nel suo discorso von der Leyen. […]

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